Titolo: Lo strano caso di Eve Harding
Autrice: Gemma Rogers
Genere: Thriller
Casa editrice: Newton Compton Editori
Trama
Presto o tardi avrà la sua vendetta… e sarà definitiva Fino a che punto ci si può spingere per ottenere giustizia? Il mondo di Eve Harding si è fermato un sabato mattina, quando ha subito un'aggressione mentre aspettava il treno. Da allora la sua vita non è più la stessa. Nonostante la sua denuncia, il colpevole non è mai stato trovato: sembra svanito senza lasciare traccia. Eve è tormentata dal pensiero che possa colpire di nuovo. E quel chiodo fisso condiziona ogni aspetto della sua vita: lascia il lavoro, cambia colore e taglio dei capelli, inizia ad allenarsi forsennatamente in palestra... finché non lo incontra. È lui, ne è sicura; è il suo corpo a parlare, il ricordo che le è rimasto impresso sulla pelle e nell'anima. Eve vuole vendetta. E non si fermerà di fronte a niente. Inizia così un gioco estremamente pericoloso...
Copia omaggio gentilmente fornita da Newton Compton Editori in cambio di una recensione onesta
RECENSIONE
Cari lettori,
oggi vi parlo di una delle ultime uscite thriller della casa editrice Newton Compton Editori: "Lo strano caso di Eve Harding" di Gemma Rogers.
Eve è una ragazza comune che vive la sua vita tranquilla fino al 24 settembre 2017, quando diventa vittima di un'aggressione improvvisa. Inutile specificarlo: ne esce devastata, ma da quel dolore nasce un bisogno: vendetta. Una vendetta che si fonde col bisogno di ottenere giustizia.
Così, Eve cambia totalmente: dal taglio di capelli alle abitudini sportive.
Quando incontra il suo aggressore per caso, capisce che ottenere un riscatto è un obbiettivo raggiungibile. Avrà così inizio un gioco pericoloso che affonda le sue radici in un'ossessione che Eve non riesce più a togliersi dalla testa: l'aggressore deve pagare per ciò che ha fatto.
"Sette minuti che mi hanno cambiato la vita, ecco quanto era durata l’aggressione."
Eve è testarda, introversa, riflessiva, ma anche energica, astuta e dinamica. Ho scoperto i suoi lati vulnerabili e conosciuto le sue paure più profonde, ma ho anche visto la forza con cui riprende le redini della sua vita e decide di reagire. È un personaggio forte che mi ha conquistata pagina dopo pagina; ho provato empatia per lei e le sue emozioni si sono sovrapposte alle mie.
La narrazione in prima persona secondo il suo punto di vista mi ha aiutata a rimanere al fianco della protagonista mentre la vicenda si svolgeva sotto ai miei occhi su due piani temporali. I capitoli alternati raccontano i fatti del passato nel 2017 e del presente nel 2018; la linea temporale avanza fino a fondersi nel presente. Ho apprezzato la scelta dell'autrice perché grazie a questa tattica riesce a mantenere l'attenzione del lettore alta e ad avere una visione dinamica dei fatti.
Ci sono, poi, pochi capitoli che ho trovato particolarmente interessanti raccontati dal punto di vista dell'agente che sta investigando sul caso di Eve e dell'aggressione.
I personaggi sono ben definiti e i loro caratteri appaiono definiti, pur rimanendo avvolti da un alone di mistero. È facile affezionarsi di Eve, ma è altrettanto facile dubitare di chiunque.
Lo stile dell'autrice è diretto, curato e fresco. Questo è un romanzo che scorre veloce perché fluido e coinvolgente, pur avendo qualche momento di stallo.
"Il desiderio ti rende stupido, ti offusca la vista, e io devo essere un passo avanti, ma una cosa è certa, non vedo l’ora di rivederla."
Fin dall'inizio mi sono sentita coinvolta dalla storia, nonostante mi aspettassi qualche colpo di scena in più. Non ho percepito un'ansia crescente, una curiosità smodata o un climax dal ritmo incalzante. È un thriller diverso dal solito, che si concentra su aspetti psicologici marcati e che analizza tematiche delicate.
Per essere davvero apprezzato e compreso, va concepito come un romanzo diverso dal solito. Se scostato da una classificazione di genere, infatti, è immediato capire quanto sia profonda la vicenda di Eve.
Innanzitutto, si parla di violenza e l'autrice è stata brava a farlo, mostrando la cruda realtà in modo verosimile e senza filtri. Da questo punto di vista, l'analisi psicologica è approfondita e riporta realisticamente cosa succede alle vittime.
"Fino a che punto avrei lasciato arrivare questa relazione? Fino a che punto ero disposta ad andare avanti con il piano?"
Un altro tema affrontato è il confine tra giustizia e vendetta. Dopo un torto, la vendetta è un concetto negativo, mentre il riscatto è un risvolto positivo. Per Eve il riscatto corrisponde alla vendetta: solo restituendo il torto subito lei otterrà la giustizia.
A ciò, si lega una riflessione che mi ha seguita anche dopo aver ultimato la lettura. Spesso gli aggressori rimangono impuniti e liberi di proseguire con le loro violenze; dunque, dove inizia e dove finisce la giustizia gestita dallo Stato? Le vittime si sentono protette dalle figure competenti? Ha senso sporgere denuncia, se non si apriranno mai delle indagini?
Sono domande che nascono spontanee leggendo questo libro e assimilando il percorso che compie la mente di Eve. Sono quesiti a cui è difficile rispondere, forse impossibile. Essere donna è difficile, essere una donna libera è difficile, essere una donna vittima di violenza è ingiusto. Qualsiasi donna lo sa e, per quanto poco etico, capisce Eve. Ciò è innegabile.
Queste sono le fondamenta di questo libro, che, come avrete notato, possiede dei contenuti importanti e racconta di una realtà fin troppo vicina ai fatti di cronaca quotidiani.
"«Sei un mistero, Eve. Non vedo l’ora di scoprire i tuoi segreti»."
Ciò che mi ha colpita maggiormente è l'argomento trattato collegato al messaggio che lancia, perché, nonostante tutto, affiora la speranza che il mondo possa trasformarsi in un posto migliore. Eve è una protagonista indimenticabile, così come la sua storia.
L'unica nota dolente per me è stata l'assenza di colpi di scena o risvolti inaspettati, così come le scene in cui succedeva poco e si ripetevano alcuni concetti già affrontati. È una trama molto lineare che si rivela al lettore con un ritmo pacato.
Eppure, mi è piaciuto e nella mia valutazione terrò conto principalmente degli aspetti positivi per me.
Il romanzo è realistico, crudo, profondo; una storia che va al di là del genere letterario a cui appartiene e merita di essere letto perché fa riflettere e affronta temi attuali e delicati.
Mi sono messa tante volte nei panni di Eve, perché Eve è tutte noi e tutte noi potremmo essere Eve. Ho avuto i brividi al pensiero di quello che ha subito. Cosa avrei fatto al suo posto?
Non lo so e non vorrò mai saperlo, ma questa domanda rimbomba dentro di me.
Se amate i romanzi con una forte impronta psicologica questo fa al caso vostro!
Per me è una lettura promossa, che vi consiglio caldamente.
Buona lettura!
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