Autrice: Kristen Ashley
Titolo: The girl in the mist
Serie: Misted Pines #1
Genere: Romance Suspense
Trama
Un fan impazzito ha esagerato e lei non è al sicuro. La sua squadra di sicurezza ha suggerito una casa in riva al lago. Appartata. Privata. Lontana. In una bellissima zona del nord-ovest vicino alla sonnolenta cittadina di Misted Pines. È perfetto. Così perfetto che Delphine si è appena trasferita e pensa che resterà lì per sempre. Finché non vede la ragazza nella nebbia. Dopo di che tutto cambia.
Delphine scopre rapidamente che Misted Pines non è così assonnata. Una bambina è scomparsa e la città è in preda al terrore e alla tragedia. Lo sceriffo locale non è pronto per questo lavoro. I cittadini sono arresi. E mentre il caso si sviluppa, il ventre squallido di una comunità tranquilla viene esposto, strato dopo strato. Ma soprattutto le ragazze stanno morendo.
Sembra che ci sia solo un uomo di cui si fidano per scoprire cosa sta succedendo.
Il misterioso Cade Bohannan.
RECENSIONE
Buongiorno care lettrici,
se siete amanti del romance e leggete assiduamente storie con protagonisti Alfa e donne caparbie e testarde non potrete non aver mai sentito il nome di Kristen Ashley, ormai da qualche anno arrivata anche in Italia e amata e premiata autrice americana.
Oggi parliamo proprio di lei e del suo nuovo romanzo: “The Girl in the Mist”, uscito ancora solo in America e primo di una nuova serie: la “Misted Pines”.
La trama ha tutti gli ingredienti per un intreccio di successo: la bella e talentuosa Delphine ha una vita fantastica. Autrice di bestsellers e attrice, all’età di cinquant’anni, ha il mondo ai suoi piedi. Tutto però cade a pezzi quando uno stalker le manda foto e video di donne torturate dichiarando che lei sarà la prossima. Basta poco quindi per mettere la dolce Delphine in un programma di protezione e confinarla nelle montagne dell’assolata Misted Pines. A proteggerla ci sarà il cacciatore di teste più famoso di sempre: Cade Bohannan, uomo letale ed eccitante che rispetta il marchio di maschio alfa dominante targato Ashley.
Una donna ricca e famosa e un uomo misterioso e taciturno: un mix perfetto per gli amanti di questa ecclettica autrice. Immergiamoci quindi, senza ulteriori indugi, nella storia di Misted Pines e dei suoi eccentrici abitanti!
Leggo Kristen Ashley da tantissimi anni e non mi stanco mai di prendere in mano un suo romanzo. La scrittrice è sempre stata in grado di farmi emozionare e gioire insieme ai suoi personaggi e alle sue storie. Eppure con “The Girl in the Mist” è successo qualcosa. Qualcosa di unico. Un’autrice che conosco da sempre, che fa sempre riconoscere la sua penna in ogni libro, in questo mi è sembrata una sconosciuta. Non ho ritrovato la sua classica impronta nel personaggio femminile, in quello maschile o anche solo nello sviluppo della storia. È stato come ritrovare da tempo un’amica persa e sentire di non riconoscerla quasi per niente.
se siete amanti del romance e leggete assiduamente storie con protagonisti Alfa e donne caparbie e testarde non potrete non aver mai sentito il nome di Kristen Ashley, ormai da qualche anno arrivata anche in Italia e amata e premiata autrice americana.
Oggi parliamo proprio di lei e del suo nuovo romanzo: “The Girl in the Mist”, uscito ancora solo in America e primo di una nuova serie: la “Misted Pines”.
La trama ha tutti gli ingredienti per un intreccio di successo: la bella e talentuosa Delphine ha una vita fantastica. Autrice di bestsellers e attrice, all’età di cinquant’anni, ha il mondo ai suoi piedi. Tutto però cade a pezzi quando uno stalker le manda foto e video di donne torturate dichiarando che lei sarà la prossima. Basta poco quindi per mettere la dolce Delphine in un programma di protezione e confinarla nelle montagne dell’assolata Misted Pines. A proteggerla ci sarà il cacciatore di teste più famoso di sempre: Cade Bohannan, uomo letale ed eccitante che rispetta il marchio di maschio alfa dominante targato Ashley.
Una donna ricca e famosa e un uomo misterioso e taciturno: un mix perfetto per gli amanti di questa ecclettica autrice. Immergiamoci quindi, senza ulteriori indugi, nella storia di Misted Pines e dei suoi eccentrici abitanti!
Quanta oscurità può assorbire una persona prima di esserne consumata?
Leggo Kristen Ashley da tantissimi anni e non mi stanco mai di prendere in mano un suo romanzo. La scrittrice è sempre stata in grado di farmi emozionare e gioire insieme ai suoi personaggi e alle sue storie. Eppure con “The Girl in the Mist” è successo qualcosa. Qualcosa di unico. Un’autrice che conosco da sempre, che fa sempre riconoscere la sua penna in ogni libro, in questo mi è sembrata una sconosciuta. Non ho ritrovato la sua classica impronta nel personaggio femminile, in quello maschile o anche solo nello sviluppo della storia. È stato come ritrovare da tempo un’amica persa e sentire di non riconoscerla quasi per niente.
Ho amato il personaggio di Delphine. Come tutte le protagoniste targate Ashley ha un carattere forte e deciso e non è alla ricerca di un cavaliere nella sfavillante armatura pronto a salvarla. Al contrario lei è pronta a tutto per salvarsi da sola. Questa è una caratteristica che adoro nelle eroine romantiche e qui la cara Delphine non ne è da meno. Eppure non sono riuscita ad entrare troppo in sintonia con questo personaggio perché sembra per tutto il romanzo un po' in contraddizione con quello che dice e quello che fa. In passato, in altri romanzi Ashley, la protagonista era una “testa calda” e lo dimostrava in mille modi. Qui ritroviamo una donna che dichiara indipendenza ma poi a conti fatti aspetta inerme che qualcuno si occupi di lei. Ciò non toglie che sia un bel personaggio e che ci si affezioni a lei, ma questo suo lato mi ha portato a storcere il naso in tanto di tanto durante la lettura.
Protagonista indiscusso del romanzo, sebbene la storia sia narrata interamente dalla bella Delphine, è Cade. Ho amato profondamente il suo personaggio ed è il principale motivo per cui la lettura è stata così piacevole. Cade non è solo un cacciatore di teste. È soprattutto un padre e un protettore per i suoi figli. La scrittrice è riuscita a donarci un uomo tormentato, violento, ma allo stesso tempo amorevole e pronto a tutto per il bene della sua famiglia. Cade per me è stato ineccepibile per l’intero romanzo. Sono sempre stata dalla sua parte e ho tifato per lui ed il suo liete fine. L’ho sempre visto coerente con il suo personaggio ed è stato forse quello a cui più mi sono sentita legata durante la lettura.
Tuttavia, come ben saprete, i romanzi Ashley sono libri in cui i personaggi secondari si impongono di prepotenza nella storia. Quindi devo necessariamente fare una menzione a parte per la bella e tormentata Celeste: la nostra “ragazza nella nebbia”. Nonostante un personaggio secondario e di sfondo la nostra ragazza è il cuore pulsante dell’intero romanzo. Ti ammalia come una sirena e ne vuoi sempre sapere di più su di lei. Tutti, dal primo all’ultimo, desiderano stare vicino a questa incredibile piccola donna ed è stato il personaggio femminile che, forse, più di tutte mi è piaciuto in questa storia. È piccola ma allo stesso tempo matura. È dolce ma quando serve acre. È una guerriera che non ha paura di nessuno. Celeste Bohannan ti fa innamorare di sé.
Se invece devo parlare della storia devo dire che questo romanzo Ashley mi ha spiazzata. Non solo ho trovato un personaggio femminile fuori dai suoi classici schemi, ma se l’autrice è famosa per le sue storylines a tema assolutamente romance, qui invece ho ritrovato un romanzo che si concentra più sul concetto di famiglia e resilienza che sulla classica storia d’amore uomo-donna. Delphine non trova un uomo, o almeno, solo un uomo. Delphine, trovando quell’uomo, trova una famiglia.
Secondo conduttore per lo più lontano dal mondo Ashley è inoltre il tema thriller del romanzo. Dentro la storia troviamo due sottotrame dai contorni suspence: la prima evidenziata dallo stalker di Delphine, la seconda con la sparizione delle ragazze in città.
La narrazione si presenta come sempre ricca di descrizioni e in prima persona. A dar voce al romanzo è infatti solo il punto di vista della protagonista, che porta comunque il lettore ad entrare di prepotenza nella vita di Misted Pines e dei suoi abitanti.
Personalmente questo romanzo mi ha lasciato un po' di amaro in bocca. Se devo valutare la storia fine a sé stessa dico che è una lettura che ti cattura e che deve essere assolutamente fatta, ma chi, come me, ama da sempre il lavoro di questa autrice dico che l’ho trovata un po' sottotono e fuori forma rispetto ad altri romanzi che mi hanno fatto emozionare e trepidare di più nella ricerca del lieto fine. Di sicuro “The Girl in the Mist” è una lettura che posso consigliare soprattutto a chi non ha mai preso in mano l’autrice. Per chi invece l’ama e la conosce da sempre consiglio di entrare nella storia in punta di piedi, facendosi trascinare dalle pagine senza aspettarsi i classici romance Ashley a cui siamo tutte abituate.
Protagonista indiscusso del romanzo, sebbene la storia sia narrata interamente dalla bella Delphine, è Cade. Ho amato profondamente il suo personaggio ed è il principale motivo per cui la lettura è stata così piacevole. Cade non è solo un cacciatore di teste. È soprattutto un padre e un protettore per i suoi figli. La scrittrice è riuscita a donarci un uomo tormentato, violento, ma allo stesso tempo amorevole e pronto a tutto per il bene della sua famiglia. Cade per me è stato ineccepibile per l’intero romanzo. Sono sempre stata dalla sua parte e ho tifato per lui ed il suo liete fine. L’ho sempre visto coerente con il suo personaggio ed è stato forse quello a cui più mi sono sentita legata durante la lettura.
Negli anni sono diventato meschino e di cattivo gusto, ma in questi giorni tutto ciò che devo fare è pensare a te e so che un ciclo può essere interrotto e che la luce può risplendere dall'oscurità.
Tuttavia, come ben saprete, i romanzi Ashley sono libri in cui i personaggi secondari si impongono di prepotenza nella storia. Quindi devo necessariamente fare una menzione a parte per la bella e tormentata Celeste: la nostra “ragazza nella nebbia”. Nonostante un personaggio secondario e di sfondo la nostra ragazza è il cuore pulsante dell’intero romanzo. Ti ammalia come una sirena e ne vuoi sempre sapere di più su di lei. Tutti, dal primo all’ultimo, desiderano stare vicino a questa incredibile piccola donna ed è stato il personaggio femminile che, forse, più di tutte mi è piaciuto in questa storia. È piccola ma allo stesso tempo matura. È dolce ma quando serve acre. È una guerriera che non ha paura di nessuno. Celeste Bohannan ti fa innamorare di sé.
Lei ritornò da me ed io vidi ancora quelli occhi.
Erano, casualmente, enormi ciglia lunghe di un profondo blu.
Erano anche innocenza mista a dolore, una visione con cui nessuno poteva essere a suo agio e che nessuna madre sul pianeta potesse sopportare.
Io non facevo eccezione e stavo ancora combattendo un profondo desiderio di stringerla tra le braccia.
O di costruire una fortezza intorno a lei.
Se invece devo parlare della storia devo dire che questo romanzo Ashley mi ha spiazzata. Non solo ho trovato un personaggio femminile fuori dai suoi classici schemi, ma se l’autrice è famosa per le sue storylines a tema assolutamente romance, qui invece ho ritrovato un romanzo che si concentra più sul concetto di famiglia e resilienza che sulla classica storia d’amore uomo-donna. Delphine non trova un uomo, o almeno, solo un uomo. Delphine, trovando quell’uomo, trova una famiglia.
Secondo conduttore per lo più lontano dal mondo Ashley è inoltre il tema thriller del romanzo. Dentro la storia troviamo due sottotrame dai contorni suspence: la prima evidenziata dallo stalker di Delphine, la seconda con la sparizione delle ragazze in città.
La narrazione si presenta come sempre ricca di descrizioni e in prima persona. A dar voce al romanzo è infatti solo il punto di vista della protagonista, che porta comunque il lettore ad entrare di prepotenza nella vita di Misted Pines e dei suoi abitanti.
Personalmente questo romanzo mi ha lasciato un po' di amaro in bocca. Se devo valutare la storia fine a sé stessa dico che è una lettura che ti cattura e che deve essere assolutamente fatta, ma chi, come me, ama da sempre il lavoro di questa autrice dico che l’ho trovata un po' sottotono e fuori forma rispetto ad altri romanzi che mi hanno fatto emozionare e trepidare di più nella ricerca del lieto fine. Di sicuro “The Girl in the Mist” è una lettura che posso consigliare soprattutto a chi non ha mai preso in mano l’autrice. Per chi invece l’ama e la conosce da sempre consiglio di entrare nella storia in punta di piedi, facendosi trascinare dalle pagine senza aspettarsi i classici romance Ashley a cui siamo tutte abituate.
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