Titolo: Non solo bella
Serie: London Celebrities Series #2, Stand Alone
Autrice: Lucy Parker
Editore: Triskell Edizioni
Genere: Romance Contemporaneo, erotico
Lunghezza: 380 pagine
Prezzo Ebook: € 5,99
Prezzo cartaceo: € 15,00
Claim: Un regista famoso, un’attrice bellissima, una storia che sembra già scritta. Ma c’è sempre molto di più sotto le apparenze: una grande passione, un grande tormento e infine un grande amore.
Trama
Luc Savage è uno dei migliori registi e businessman del West End. Ha sempre diretto e prodotto spettacoli di successo e uno dei suoi più grandi sogni, riportare in auge l’antico teatro Queen Anne
ereditato dopo la morte del nonno, sta diventando realtà. Ma le difficoltà non mancano, anzi sembrano piovere una dietro l’altra sulla sua testa, mettendo a dura prova il suo proverbiale carattere freddo.
Prima si accanisce su di lui la stampa, poi problemi continui nella ristrutturazione e infine, una delle attrici principali dello spettacolo deve segnare il debutto del suo teatro, si rompe entrambe le gambe.
Luc deve quindi scegliere una sostituta adeguata e Lily Lamprey non è di sicuro la persona adatta… o no?
Lily sogna fin dall’adolescenza di diventare un’attrice di teatro ma al momento ha una sola esperienza lavorativa importante: una serie televisiva storica in cui interpreta un ruolo davvero ingrato.
Incredibilmente le si presenta l’occasione di fare un provino per Luc Savage ma lei sa molto bene cosa pensa il regista di lei. La sua bellezza, i suoi capelli biondi platinati e soprattutto la sua voce alla Marilyn Monroe hanno sempre dato a tutti l’impressione sbagliata di lei, e Luc Savage non fa eccezione.
L’incontro tra i due non sembra promettere nulla di buono per Lily eppure Luc le dà una possibilità, perché ha intravisto in lei un incredibile potenziale. Ma se si è sbagliato, non solo sarà la fine del suo teatro ma anche della carriera di entrambi. A complicare il tutto poi ci si mettono i sentimenti, emozioni inaspettate che nessuno dei due ha mai pensato di poter provare prima…
Quello era Luc Savage. Il regista vincitore di un mucchio di premi, colui che poteva farti
diventare una star o distruggere il tuo ego con una parola. Luc “mettimi i bastoni tra le ruote e ti schiaccio come uno scarafaggio” Savage. L’istinto la spingeva a piazzarsi a pochi centimetri da lui e fissarlo senza cedere, fino a farlo indietreggiare per primo.
Lily sentì un formicolio lungo la spina dorsale.
Dopo una lunga pausa troppo carica di tensione per essere imbarazzante, lui fece un passo avanti e le porse la mano. «Luc Savage.»
Osservò le dita di lui stringersi intorno alle sue. «Lily Lamprey.»
Le loro mani si staccarono e i loro occhi si incontrarono di nuovo.
La partita era cominciata.
***
«È come ha detto lei,» rispose mantenendosi sulla difensiva. «La gente tende a dimenticare che gli attori sono persone vere. O pensano che tu sia una proprietà pubblica. Credono di sapere chi sei.» Si voltò a guardarlo. «Basandosi sul personaggio inesistente che interpreti o sulle loro
supposizioni.»
E con “loro” supposizioni, signore, eventuale capo, mi riferisco proprio alle “sue”.
Savage era ancora alla ricerca disperata di un’espressione facciale, ma lei credette di vedere un lampo beffardo nei suoi occhi.
«Usi questo atteggiamento da “vaffanculo stronzi” nella sua recitazione e avrà fatto un altro passo verso la meta,» si limitò a ribattere lui con calma.
***
Dopo averlo imitato con eccezionale accuratezza e nessuna consapevolezza dell’ambiente intorno a sé, Lily ora stava impersonando una barbabietola. Tuttavia, quando si arrabbiava e si lamentava al cellulare con gli amici, la sua voce si trasformava. Poteva renderla profonda e forte, se voleva, priva di una finta
sensualità. Nei primi cinque minuti del loro incontro aveva demolito gran parte dei suoi pregiudizi e non aveva sfruttato nemmeno metà del suo potenziale. Quella ragazza stava diventando una possibilità
pericolosamente allettante.
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