Mani su di me di Elisa Gentile | Recensione




Autore: Elisa Gentile
Titolo: Mani su di me
Serie: Profumo di Lavanda Vol.1
Genere: Erotico/Dark/Contemporary Romance
Casa editrice: The Pink Factory Publishing
Collana: Pink Boudoir

Trama

Andrea torna dall’America con il cuore a pezzi: Alicia, la sua fidanzata storica, lo ha lasciato. È disilluso, e non vede via d’uscita. O almeno è quello che pensa fino a quando il suo sguardo non incrocia gli occhi scuri di Beatrice: inizia a ricredersi e a convincersi che una via d’uscita c’è sempre, anche dopo una storia d’amore che l’ha trascinato dall’altra parte del mondo e lo ha fatto vivere in un limbo per sette lunghi anni. Beatrice, agli occhi di Andrea, è bella nella sua semplicità, dolce. Però, è fidanzata con Hannibal, il figlio di un potente uomo d’affari. È stato lui a farle scoprire l’amore e a guidarla in un mondo fatto di ombre del quale Andrea non sospetta neanche l’esistenza. Andrea sa solo che la sogna ogni notte, che non riesce a starle lontano, che il bacio più bello è stato quello che si sono scambiati sotto la pioggia, mentre Hannibal era lì, a pochi metri da loro. Andrea non sa nient’altro. Non immagina che lei sia da portare in salvo, che sia succube, che sia vittima e sacrificio innocente di una setta…

“Mani su di me” è il primo volume della trilogia Profumo di Lavanda, dove un amore proibito riesce a far dimenticare quanto possa essere pericoloso, dove due anime opposte possono solo guardarsi negli occhi, accettare di amarsi, lasciarsi andare per poi riprendersi per sempre. La lettura è consigliata a un pubblico adulto.



RECENSIONE

Cari lettori, dopo un periodo in self publishing, esordisce con la The Pink Factory Publishing la nostra Elisa Gentile con Mani su di me, primo volume della serie Profumo di Lavanda: erotismo e tormento sono le parole chiave con cui potremmo descrivere questa storia.
Dopo essere stato mollato dalla sua ragazza, Andrea, con il cuore a pezzi e l’anima distrutta, ritorna a Grotta Celeste per celebrare il matrimonio di suo padre con la sua nuova compagna, Laura.
Tornare a casa per Andrea significa ricominciare e cercare di riprendere in mano la sua vita, ma l’incontro con la sua sorellastra Beatrice sarà l’evento più bello e catastrofico che mai potesse capitargli.
L’attrazione che prova verso di lei è pericolosa, ma Beatrice è legata sentimentalmente ad Hannibal, un uomo misterioso e ostile che mette i brividi.
Andrea cercherà in tutti i modi di conquistarla, ma non sa che dietro quella relazione si nasconde qualcosa di perverso e oscuro….

Sono il Sacrificio, sono chi tiene in piedi tutto. Ma sono l’unica a non sapere, a conoscere ma a non poter pretendere di volere di più.


Il personaggio di Beatrice è, secondo me, quello più complesso che mette a dura prova la pazienza di noi lettrici: non sempre le sue scelte saranno facili da comprendere.
La cosa che più mi ha sorpreso è il suo essere dolce, sognatrice, romantica, gentile e ingenua e, nello stesso tempo, sfrontata, testarda, perversa. Queste due personalità opposte si scontrano continuamente, alternandosi per tutto l’intero libro.
A tratti immatura, volubile e insicura, inizialmente non riuscivo a sopportarla ma, dopo un po’, capendo la sua storia e nel casino in cui si è cacciata, mi ha fatto molta tenerezza. È una ragazza che desidera semplicemente essere amata, che ha paura di rimanere sola e si aggrappa anche al suo male peggiore pur di non vivere nella solitudine.

Hannibal mi stringe a sé, spesso. Hannibal mi accarezza con il suo sguardo e supplica con le sue labbra, spesso. Ma a me non è mai successo di portarmi una mano sul petto, e non per riagganciare quello stupido bottoncino, ma per incitare il mio cuore a rallentare.


Andrea mi è piaciuto parecchio! Un personaggio meraviglioso, un bravo ragazzo, gentile, educato ma che non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno. Non è uno stupido, è semplicemente buono, e questo l’ha portato a essere fregato e a soffrire molto a causa degli altri.
Ironico e schietto, anche lui sfugge da rimpianti che lo logorano, che prova a nascondere ma che, nei momenti di vulnerabilità e fragilità, fuoriescono senza pretese.
È questo che ho amato di lui: la sua parte fragile che non viene mai omessa, il suo crollare. Non è un maschio alpha o un uomo tutto d’un pezzo: Andrea è un ragazzo come tutti gli altri, che ama, che soffre, che cerca di essere felice.

«Andrea, io sto con Hannibal»
«Lo so»
«Perché voi passare del tempo con me, allora?»
«Perché amo mettermi nelle situazioni più complicate?!»
«E io sono una situazione complicata?» […]
«Non hai idea quanto»


La trama del libro non lascia trapelare nulla, ma già dal primo capitolo il lettore si accorge di essere stato catapultato in una situazione particolare e pericolosa.
Il libro è scritto in prima persona, con i pOv alternati di Bea e Andrea.
La scrittura di Elisa Gentile è identificativa e chiara; i periodi molto lunghi e la prevalenza di sequenze riflessive rispetto ai dialoghi hanno reso spesso lenta la lettura; descrizioni dettagliate – a volte anche troppo – ma che riescono a creare un’immagine perfetta nella tua testa.
Quelle che ho preferito riguardano l’ambientazione di Grotta Celeste, questo luogo meraviglioso in cui tutti sicuramente vorremmo viverci.
Nonostante lo stile prolisso e incavigliato, gli eventi che accadono all’interno del libro ti spingono a sfogliare le pagine di continuo, perché la voglia di sapere è molta e la suspense che si crea è suggestiva.
I personaggi secondari sono ben caratterizzati: Hannibal è forse anche lui un po’ protagonista di questa storia. Non sarà un personaggio che amerete perché il suo essere manipolatore, meschino e crudele emergerà in maniera cruda e senza filtri.

Mi piace da impazzire, ma è la cosa più proibita che possa esistere nella mia vita


Intreccio amoroso, una sorta di triangolo ricco di insidie, incomprensioni, tradimenti: vivrete in prima persona le sensazioni dei personaggi, il tormento dei loro rapporti e tutto ciò che scaturisce dalle loro azioni, le loro scelte. Andrea e Beatrice vivranno dei momenti potenti, e verranno messi a dura prova non solo da persone ed eventi esterni, ma anche da loro stessi.
Essendo un erotic romance, c’è da aspettarsi un linguaggio esplicito, scene hot all’ennesima potenza che, però, non prevalgono così tanto: l’autrice è stata in grado di mettere in equilibrio la componente erotica e quella narrativa.
Amore, odio, delusioni, sconfitte, cuori a pezzi: sì, conosciamo bene Elisa Gentile, e nei suoi libri non c’è mai un sinonimo di gioia o speranza, se non forse alla fine di questo lungo cammino.

Dal 70% in poi il ritmo del libro scorre più veloce, il caos che questa storia d’amore provoca è oltre il limite fino ad arrivare al finale spiazzante, inaspettato, che vi lascerà l’amaro in bocca.
Non vedo l’ora di poter leggere il secondo volume di questa serie perché per come la Gentile ci ha lasciato, deve proprio farsi perdonare!

 

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