Lunga vita al re di Chiara Cilli | Recensione

 


Autrice: Chiara Cilli
Titolo: Lunga vita al re
Serie: Blood Bonds #11
Genere: Dark Contemporany
Casa editrice: Self-Publishing

Trama

Ogni cosa sta precipitando.
Sono riuscito a salvare il mio campione, ma qualcosa è cambiato tra di noi.
Lui è cambiato.
Non importa quanto Rebekah si ostini a dire che Cade tornerà a essere quello di prima,
che lo abbiamo già visto così.
Posso ancora fidarmi del mio migliore amico?
Lo scoprirò presto, perché Lamaze e io abbiamo un piano
per eliminare la nostra nemica in comune.
Neela Šarapova farà meglio a prepararsi.
Perché io voglio tutto.
E lo avrò.
A qualsiasi costo.

Dark Contemporaneo
Questo romanzo contiene situazioni inquietanti, scene violente e omicidi. Non adatto a persone suscettibili ai temi trattati. Se ne raccomanda la lettura a un pubblico adulto e consapevole.

Copia omaggio gentilmente fornita dall'autrice in cambio di una recensione onesta

RECENSIONE

Buongiorno lettori! 
Oggi è un giorno dolce amaro per tutti noi che, da ben otto anni, seguiamo la serie Blood Bonds di Chiara Cilli con ansia e trepidazione, perché è arrivato IL giorno.  Si conclude con "Lunga vita al Re" la serie dark contemporanea che ha visto l'autrice impegnata in un progetto che conta ben undici libri. 
Una serie che potrebbe benissimo tramutarsi in una delle serie tv più spettacolari di sempre, perché l'autrice è stata geniale nel costruire una trama dall'intreccio ben delineato che vi terrà incollati anche in questo ultimo capitolo della storia!
Una goccia per Henri Lamaze
.
 Una goccia per Nadyia Volkov.
Una goccia per Aleksej Bower.
E una goccia per Armand.
Siamo arrivati allo scontro finale, quello che vede come protagonisti i tre casati di Vères: i Lamaze, i Bower e le Šarapova
Non penso che ci sia un lettore, tra tutti gli amanti della serie, che sia pronto ad affrontare ciò che accadrà in questo libro. Non solo perché ci ritroviamo a dover dire addio a dei personaggi a cui, nel bene o nel male, abbiamo imparato a voler bene, ma anche perché in "Lunga vita al Re" verranno a galla molte cose rimaste in sospeso nei libri precedenti, le quali andranno a formare il contorno di questo ultimo scontro.  

«Sai come si uccide un Re, Henri?»
«Portandogli via coloro che ama»

Mi sono sentita come se fossi sul punto di morire per quasi tutto il libro. Chiara Cilli non fa sconti quando si tratta delle sue storie e di certo non sarà questa l'eccezione.
L'ansia ti attanaglia scena dopo scena ed è impossibile staccarsi dal libro, perché tutto è concentrato, i passaggi sono puliti e veloci: nessuno vorrebbe perdersi anche il più piccolo dettaglio di quella che potrebbe definirsi la conclusione di un piccolo capolavoro.  
Assistiamo alla distruzione di due casati, una guerra che è maturata durante i precedenti dieci libri e che raggiunge in quest'ultimo l'escalation finale, lasciando un senso di abbandono e dolore nel lettore non indifferente. Perché non importa in quale team ci si è schierati per tutto questo tempo. 

 Questo libro fa male. 
 Indistintamente.
Perché era la sua mente, a essere lontana.
Fu allora che compresi che avevamo riportato a casa soltanto il suo corpo,
non lui.
Non la sua anima.
Non il suo cuore.
Il finale ci ricorda che anche le storie più oscure e tenebrose possono avere una luce, che quel detto "c'è sempre uno spiraglio di luce in fondo al tunnel" non è poi così lontano dalla realtà. Sicuramente il finale è qualcosa che riunirà i lettori in un falò comune, ciò non toglie che la storia farà vinti e vincitori. A niente servirà pregare tutti i santi scrittori del mondo: non si accettano mezze misure.  

Niente più regole.
Tutto è lecito, in amore e guerra.

Una serie dove il fulcro centrale sono i legami: quello tra fratelli, quello tra amici, quello tra nemici, quello tra alleati, quello tra sudditi. 
Sono tanti quelli che ho amato. Sicuramente tra questi c'è il rapporto tra i fratelli Lamaze, una fratria da personalità differenti e perlopiù disturbate, ma che ci dimostra come la famiglia venga sempre prima di tutto. Una famiglia che ha curato le proprie ferite con molta difficoltà, una famiglia che ha dovuto pagare il prezzo del sacrificio per poter intraprendere un percorso di rinascita e redenzione. 
Tra i legami troviamo anche quello di amore tra Cade e Neela, che continuerà a colorare anche le pagine di questo ultimo volume. Un amore che è sopravvissuto nel tempo e che non ha mai smesso di nutrirsi, nonostante la distanza. Inutile confessarvi che io sono davvero innamorata persa di questi due: sono l'essenza dell'amore, come lo erano solo Nadyia e André. 

Feci per ruotare il pomello della porticina che mi avrebbe condotto fuori, quando il mio sguardo venne calamitato da una delle finestrelle che si susseguivano lungo la parete. Quella rimasta soltanto socchiusa per anni. Quella scelta da Cade, Ekaterina, André e Nadyia per entrare e uscire di nascosto dalla mia dimora. Allungai una mano e, con il cuore stretto in una morsa inesorabile, la chiusi.

Non da meno è quello tra Neela e i suoi sicari, il suo esercito fatto di sole donne forti e coraggiose che non hanno paura di difendere la propria casa a costo della vita. 
Neela è una regina che sa quali sono le priorità in una battaglia, è sempre stata pronta a tutto. Eppure, ciò che accadrà in questo libro avrà la forza di sconvolgerla. Ed è qui che riconosceremo in lei la vera regina indiscussa della serie, un ruolo che ha sempre indossato con cura e perfezione, colei che ha fatto del suo esercito la forza e la famiglia in cui abitare. Colei che ha sempre ricoperto questo ruolo con le responsabilità che ne conseguono, colei che è sempre stata impeccabile in tutto per tutta la durata della serie.

«Inchinati alla tua Regina» gli sibilai.
Poi sparai.

Ma non solo, perché in questo libro verrà approfondito il rapporto di amicizia tra Cade, Aleksej e Rebekah, di cui avremo anche numerosi flashback. Devo dire che ho amato il personaggio di quest'ultima, nonostante avessi capito sin da subito il ruolo che avrebbe ricoperto nella storia. 
Un personaggio che scopriremo nel corso dell'undicesimo libro, ma che ha avuto un ruolo fondamentale nella storia e nel passato dei due personaggi maschili da sempre a nostra insaputa.  
Infine, c'è un rapporto che nascerà in questo libro e che permetterà a tutti i lettori di comprendere quanto l'amore sia fondamentale nella vita di ciascuno di noi. L'amore che muove i pianeti e che permette alle persone di divenire migliori, quello puro e incontaminato che può risollevare le sorti delle anime perdute e che permetterà ad alcuni personaggi di questa storia di ritrovare la serenità, la pace interiore. 

«Non c'è un me o un lei, Rebekah», rispose in tono cupo, indossando i pantaloni della tuta presi da un altro cassetto. Mi accigliai. «Che cosa vuoi dire?» Lui rimase in silenzio mentre faceva il nodo ai lacci del pantalone. Ma, in fin dei conti, non avevo bisogno della sua risposta. Dentro di me, la conoscevo già. Non c'era un lui o un lei. Perché erano tornati ad essere un noi.

Chiara Cilli sa come tenere incollati i propri lettori alle pagine dei suoi libri. Un’autrice che rende le sue storie accattivanti con una scrittura articolata, ma pulita al tempo stesso. Un’autrice che non ha bisogno di tanti giri di parole per colpire dritta al cuore dei lettori, dalla capacità di annientare e far vivere emozioni indescrivibili. Una delle poche autrici che mette in discussione i sentimenti di tutti noi, colei che riesce a farti amare e odiare i personaggi più crudeli, colei che è in grado di farti rivalutare anche le anime che si erano date per perse. 
Non potrò mai smettere di ringraziarla per questa serie che rientra a tutti gli effetti tra le mie preferite di sempre. 
Con la fine della Blood Bonds se ne va un pezzo di tutti noi perché in tutti questi anni ci siamo dannati nell’attesa del libro successivo, abbiamo pianto per le perdite, ci siamo crogiolati negli amori fugaci rimasti vittime di una guerra inevitabile. E per riprendere i ringraziamenti di questo libro...

Addio a questi prodi personaggi.
Addio a André Lamaze, colui che sarà per sempre il mio Iceberg.
Addio alla mia amata Ekaterina Kuznetsov, colei che sin da subito ha conquistato il mio cuore.
Addio al mio amato Cade Connor, colui che ho odiato per avermi tolto tanto, ma che ho amato per avermi donato altrettanto.
E, infine, addio a lei.
L’unica Regina del mio cuore.
Colei che resterà per sempre l’indiscussa sovrana di Vères.
Colei che ha il mio respiro.
Addio mia sovrana, Neela.

 Grazie Chiara,
e alla prossima avventura!






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