Il volto dell'inganno di Vincenzo Capretto | Recensione

 



Autore: Vincenzo Capretto
Titolo: Il volto dell'inganno
Casa editrice: Dialoghi
Genere: Thriller / Giallo

Trama

L'apparente tranquillità della famiglia Mariani è sconvolta dall'arrivo della tata Greta Kuznetsova. Dietro un pallido sorriso si nasconde una donna cupa e misteriosa che inizia ad avere comportamenti sempre più strani. Nulla sarà come prima, anzitutto per Beatrice, la padrona di casa, una splendida donna viziata che proverà a essere mamma e moglie modello, ma le sue continue frustrazioni la porteranno a cedere al suo lato oscuro. In quel vortice di pulsioni inarrestabili finisce anche il marito Alessandro, dirigente di una casa farmaceutica, che pur di raggiungere i suoi obiettivi di carriera appare disposto a tutto. Un farmaco per la cura del cancro diventerà il simbolo della brama di ricchezza, in una lotta senza esclusione di colpi in cui nessuno sarà immune alla seduzione del potere.


 

RECENSIONE

Cari Lettori,
questa volta ho letto un libro di cui sono stata omaggiata con una copia cartacea; si tratta di un thriller tutto italiano uscito nel 2020 ma che ho letto solo adesso. "Il volto dell'inganno" di Vincenzo Capretto, edito Dialoghi Edizioni, mi ha catapultata nella vita dei coniugi Mariani.
Alessandro è un affermato ricercatore farmaceutico, dedito al lavoro. La sua ultima scoperta è clamorosa: ha trovato la formula per sconfiggere il cancro al colon.
Al suo fianco, c'è Beatrice, che vive tra la noia e il lusso. Di comune accordo, decidono di assumere un'educatrice infantile per badare a Leonardo, il loro bambino. La scelta migliore si indirizza verso Greta, un'ucraina dallo sguardo affascinante e dai modi spigliati. 
Tuttavia, non appena la tata si trasferisce in casa Mariani, strani episodi iniziano a scuotere la routine della famiglia. Beatrice, nonostante i terribili spaventi, inizia a indagare per proteggere suo figlio. Le sue peripezie la porteranno a scovare segreti a lungo taciuti e verità sconvolgenti, che la trascineranno nel lato oscuro dell'esistenza.

"Ogni finzione aveva bisogno di qualche briciola di realtà. Così lei aveva bisogno di conoscere persone nuove, di fare altre esperienze, di modificare il suo paesaggio di sempre, cambiando l'angolo della veduta. Quelle erano le sue briciole di realtà. Che la facevano sentire viva. Di nuovo sicura di sé. Trionfante."


Alessandro è intelligente, astuto e calcolatore. Non è un caso che abbia elaborato una composizione chimica miracolosa. Nel lavoro, proprio come nel privato, si impegna per mostrare il meglio sé.
Beatrice galleggia in un matrimonio ormai privo di stimoli e si crogiola nella noia dei suoi agi. È testarda, risoluta e passionale. Agisce con impulsività e determinazione.
Il personaggio che è stato più intrigante per me è Greta, una donna con un passato difficile e delle abitudini insolite. La mia attenzione saliva alle stelle ad ogni sua comparsa. Ho trovato ipnotiche le sue azioni, tanto da indurmi ad essere diffidente quanto interessata a lei.
Vengono raccontate le vicissitudini di altre figure, che ruotano intorno alla vicenda principale e la completano. La narrazione in terza persona mostra al lettore una visione onnisciente della storia. Si conoscono i fatti a trecentosessanta gradi, seguendo il flusso descrittivo di fatti e sensazioni.
Ho letto il romanzo velocemente, perché è breve e fluido. La penna dell'autore non si perde in inutili preamboli, ma si concentra sui dettagli importanti.

"Beatrice provo a tranquillizzarsi e con una lucida pazzia iniziò a pensare a un diabolico piano per attuare la sua atroce vendetta."


La trama ha avuto il potere di incuriosirmi fin dal primo istante. Il primo capitolo racconta una scena chiave e trasporta chi legge in un'atmosfera carica di tensione. La curiosità mi ha pervasa. Subito dopo, ho compreso la personalità dei protagonisti attraverso scene pacate, dal ritmo più lento.
Proprio quando mi stavo abituando a tale quiete, ecco arrivare Greta. L'energia che mette in campo è coinvolgente fin dalla sua apparizione al momento del colloquio conoscitivo.
C'è stato un momento  esatto in cui il libro mi ha conquistata: un dettaglio, inquietante e insolito. Da allora ho divorato le pagine una dopo l'altra. Il ritmo è diventato incalzante e le situazioni intricate.
Il finale è stato spiazzante, non ci sono altre parole per definirlo, perché la verità emerge improvvisamente "denudando" il colpevole.
In questo libro si parla di manipolazione mentale, tradimento, ma soprattutto inganno. Sotto alla maschera si nasconde la vera identità del colpevole. Ho dubitato di tutti, non sono riuscita a fidarmi di nessuno. In un clima di diffidenza, ho ipotizzato vari scenari: alcuni si sono dimostrati veritieri, altri inaspettati.
Il messaggio che lancia questa lettura è che gli inganni sono trappole in cui è facile cadere. "L'apparenza inganna" è un detto comune, eppure è sconvolgente fare i conti la realtà. Dietro a persone influenti o famiglie perbene si possono celare segreti inconfessabili. A cercare la verità c'è Beatrice, che, però, precipita nel vortice dell'oscurità.
Tra le varie tematiche spiccano anche la corruzione in ambienti lavorativi, i benefici economici dietro alle case farmaceutiche e la perenne insoddisfazione umana. 
Questa lettura mi ha colpita; ciò che mi è piaciuto maggiormente è l'elemento quasi horror, che tinge alcuni punti. Le descrizioni efficaci mi hanno permesso di immaginare tali scenari e di percepirne l'inquietudine. Queste sensazioni mi sono entrate sotto la pelle e hanno raggiunto la mia anima. Non da meno la curiosità, che mi ha divorata in un perfetto climax. La tensione sale fino al finale, quando le maschere cadono e la verità diventa la vera protagonista.


"Non aveva certezze sul esito di ciò che stava per fare, L'unica sensazione che riusciva a ricavare da sé era la sfrontata consapevolezza che la sua vita stava per riavere un nuovo inizio."


Per me questo è stato un bel libro, che mi ha trasmesso svariate emozioni e mi ha portata nella vita lussuosa e contorta dei Mariani.
La penna di Vincenzo Capretto esordisce con convinzione, regalando un mix di scene eleganti e crude.
Tra le pagine, troverete gli aspetti inquietanti legati al thriller, il mistero del giallo, le atmosfere cupe del noir e delle battute colorate di black humor; il tutto in un contesto italiano
.
"Il volto dell'inganno" è stata una piacevole sorpresa, che mi ha regalato ore di ansia e curiosità. Lo consiglio a coloro che amano il genere e che vogliono una storia originale; sono sicura che vi immergerete nelle torbide acque di questo viaggio e ne riemergerete soddisfatti.
Questo esordio è degno di nota, non ho trovato particolari acerbi, ma sono sicura che questo autore potrà migliorare sempre più per portarci a scoprire nuovi segreti, nuove realtà.

"L'amore era un mucchio di emozioni che cadevano a gocce e il matrimonio un'idea - pensava Beatrice nel suo bel bagno quella sera, sorseggiando un mojito ghiacciato-, un'idea che aveva bisogno di due persone opposte e complementari per diventare una funzione funzionante."


Nessun commento