L'ora oscura di Daniele Tartaglia | Recensione

 


Titolo: L'ora oscura
Autore: Daniele Tartaglia
Genere: Dark Fantasy
Casa editrice: Ode Edizioni

Trama  

Nel crepuscolo che divide il sonno dalla veglia, l’autore presenta storie che hanno come filo conduttore l’irrealtà. Attraverso visioni demoniache, creature leggendarie e mostri nelle case, questi racconti prendono per mano il lettore trascinandolo nel delirio della coscienza. A metà strada fra il fantasy e l’horror, L’ora oscura racconta la paura, la pazzia, il sogno e la morte.

Copia omaggio gentilmente fornita da Ode Edizioni in cambio di una recensione onesta

RECENSIONE

Cari lettori, 
oggi vi parlo di un'anteprima che ho avuto il piacere di ricevere sul mio Kindle: mi riferisco a L'ora oscura di Daniele Tartaglia, edito Ode Edizioni
Quando ho letto la trama, mi sono sentita catturare nel turbinio di originalità di questo testo. Si tratta di una raccolta di racconti brevi che spaziano dal fantasy all'horror. Non sono una grande lettrice di fantasy e neppure di racconti, eppure il libro mi ha chiamata a sé e non ho potuto sottrarmi alla curiosità.  Fin dal primo capitolo, mi sono sentita avvolgere nella morsa dell'oscurità. Già, perché qui la vera protagonista è proprio lei!  Non vi spiegherò le trame di ciascuna storia, perché meritano di essere scoperte durante la lettura. Ciò che vi posso dire è che ci sono Cavalieri coraggiosi, giovani comuni, lupi assetati di sangue, mostri e uomini. L'unione della realtà con l'irrealtà crea un contrasto sensazionale. Pur essendo fatti ben distanti dal quotidiano, è immediato crederci. Risulta così facile che potrebbe sembrare scontato; invece la bravura dell'autore è stata quella di rendere credibile ciò che oggettivamente non lo è.   Lo scrittore ha una lunga serie di pregi oltre a questo: uno tra questi è la scrittura raffinata. Il suo stile è elegante e crudo contemporaneamente; attraverso l'uso sapiente degli aggettivi, si prospettano scene palpabili tramite i sensi. Particolare attenzione viene data agli odori, ai colori, al tatto. In questo modo l'esperienza diventa tridimensionale per il lettore, che si sente in balia degli avvenimenti. La prosa è curata nel dettaglio; ho apprezzato l'ossimoro tra il tono poetico e quello pungente che convivono in ogni riga. Daniele Tartaglia sceglie con cura le parole da usare e le assembla per comporre scenari suggestivi.  I personaggi sono ben caratterizzati, infatti in poche righe è possibile inquadrarli e immaginarli mentre affrontano le più disparate sfide.  

  Poi la bestia mi trovò ancora, prepotente come uno squarcio su un dipinto. Si insinuò come una serpe, strisciando sotto la quiete che avevo imparato ad amare. Il mio incubo personale riprese forza e vigore, e più energia acquisiva più ne toglieva a me. Fino allo sfinimento. Fino alla resa. Fino a oggi.   


L'elemento comune ai vari capitoli è l'irrealtà. Questo filo conduttore lega tra loro situazioni diverse. Mi sono piaciute tutte le storie, ma ammetto di aver preferito quelle incentrate sull'horror. Probabilmente non conosco abbastanza bene il fantasy per comprendere a fondo determinate parti. Ciò nonostante, ho avuto l'impressione di essere stata rapita. Letteralmente. Questo libro è magico, perché mi ha afferrata e mi ha trascinata negli abissi della coscienza umana a fare una passeggiata nel lato oscuro.  Per me, è stata un'esperienza unica. Oltre all'aspetto stilistico, ho adorato le dinamiche delle varie scene. Ogni storia è ben costruita ed è dotata di un finale sorprendente: provato una particolare sensazione di adrenalina, aspettativa e soddisfazione. Volevo che le conclusioni mi stupissero ed è successo.  Al termine, ho ripensato a lungo alle varie situazioni e ho colto significati profondi. Dietro alla sfera onirica, si celano le paure umane. Si parla di fobia, morte, incubo. È come se venissero riesumati i timori radicati in ogni individuo, per poi trasformarsi in visioni realistiche, spaventose, inquietanti.  

   Un incubo lungo e terribile che confonda realtà con sogno fino a materializzarne gli effetti, mostrando, ai sensi traditi, sole, vento, mare e dolore inesistenti, ma così intensi da sembrare veri.


Ci sono svariati elementi sovrannaturali, ma altrettanto tangibili. La sfera emotiva affronta il suo lato più insidioso. Credo che le interpretazioni siano soggettive, pertanto ho trovato le mie. 
Tra i messaggi che ho colto c'è il terrore dell'oblio, la paura di morire, ma soprattutto di essere sopraffatti dal male improvvisamente. Il bene si mescola col male e diventa difficile distinguere i buoni dai cattivi, tanto che in varie situazioni il protagonista si ritrova ingannato da coloro di cui si fida.  La follia è un altro pilastro; si scontra con la medicina, che cura coi farmaci le patologie, senza ricevere i risultati sperati. Minimizza i veri problemi dei pazienti, liquidandoli come sintomi della follia. Ma, in fondo, quando si tratta di istinti e fobie, cosa è davvero folle?  Mi ha trasmesso un forte senso di inquietudine, che ho voluto intendere come il male di vivere tipico dell'uomo moderno. La sensazione di precarietà era concreta e, come nel mondo reale, è dovuta i dubbi e alle sicurezze del nostro presente. In particolare, si fa riferimento al tempo che sfugge tra le dita senza che loro se ne accorgano, senza che riescano ad amare e considerare ciò che è importante. Questo è uno di quei libri da leggere e rileggere per coglierne sempre nuove sfumature. Solitamente non amo rileggere, ma credo che in futuro lo farò con questa raccolta perché con gli anni spero di trovare nuovi significati nascosti.  

Il tempo che ci è dato fugge, sempre impegnati in qualcos’altro, finché sarà il nostro turno di scomparire, stupiti e sgomenti di come tutto si sia compiuto così in fretta, nell’amara consapevolezza di non aver saputo o voluto riconoscere e amare quello che di veramente importante ci è accaduto.


È stata una lettura insolita quanto interessante. Non posso fare altro che consigliare questo breve ma intenso libro a coloro che desiderano vivere un'esperienza originale. Troverete un aspetto stilistico sorprendente e degli scenari surreali.  Credo che piacerà a chi ama le raccolte di racconti o a chi legge horror/fantasy. Il mio consiglio, però, si estende anche ai lettori curiosi di immergersi in un contesto innovativo. Sono caduta nel vortice oscuro della psiche e ho partecipato ai deliri dei protagonisti, rimanendo imprigionata tra finzione e realtà.  L'ora oscura è un libro inaspettato, sorprendente e autentico. Un vero viaggio negli abissi della coscienza!  


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