Royle di Naike Ror | Recensione



Titolo: Royle
Autrice: Naike Ror
Serie: R.u.d.e #1
Genere: Romantic Suspense
Casa editrice: Self Publishing

Trama

“È inquietante svegliarsi dopo quattro giorni di coma e rendersi conto di essere stata catapultata nove anni avanti nel tempo. Questo è ciò che accade a Daisy: nove anni di vita spariti nel nulla, gli amici più cari, i propri amatissimi genitori, la tranquilla vita di studente liceale e persino Royle, il suo grande amore. Tutto sparito. Al loro posto, una vita in cui Daisy non si riconosce affatto, una donna che non si sarebbe mai aspettata di diventare, una personalità ammantata di segreti. In un crescendo di tensione ed emozioni, Daisy cercherà di dipanare i misteri che l’hanno travolta e che coinvolgono anche lo splendido e affascinante Royle.” 
Silvia Kant 
 ROYLE, volume primo della serie R.u.d.e., è AUTOCONCLUSIVO.
Questa è la SECONDA EDIZIONE e, rispetto alla prima pubblicata a ottobre 2015, contiene un EPILOGO EXTRA.



Copia omaggio gentilmente fornita dall'autrice in cambio di una recensione onesta


RECENSIONE

Quando sono stata scelta per essere una blogger, non sapevo cosa aspettarmi. La mia unica certezza era l’eccitazione che provavo ogni volta che un file e-book spuntava per magia sul mio kindle. All’inizio è tutto nuovo e ogni libro sembra fantastico ma quando diventi una lettrice incallita e ti ritrovi a leggere almeno un libro a settimana, subentra l’abitudine. Essendo una passione, l'entusiasmo non si perdeva  ma quando ti capitano tra le mani libri come questo, come Royle, ti senti come se non avessi mai letto un libro in vita tua. E’ come se ad un tratto tutti i libri precedenti e quelli che verranno dopo, scomparissero. E dopo due anni in cui recensisco miliardi di libri, eccomi con le dita tremanti e il cuore in subbuglio, di fronte a un foglio bianco in cui non so davvero come cominciare.
Perché Royle è un libro che mi ha completamente sventrata. Sento parlarne da sempre e solo adesso mi sono convinta di leggerlo perché il mio limite più grande è sempre stata la narrazione in terza persona. Non so cosa dire di fronte al fatto che la bravura di Naike Ror ha saputo distruggere questo mio limite e mi ha accompagnato durante un pomeriggio nuvoloso fino a ritrovarmi il mattino dopo senza energie.

Quando le aveva confessato che non avrebbe comunque rinunciato e che avrebbe lottato, aveva capito che quel io, per amore, lo farei non era stato pronunciato alla leggera.
E si ritrovò a invidiare con tutte le sue forze la ragazza che avrebbe rubato
il cuore di Royle Hill.


La narrazione in terza persona ci permette di essere spettatori esterni e di vedere tutto dall’alto, ma non so come l’autrice riusciva a calare l’attenzione su chi lei volesse, quando volesse, come volesse, tant’è che spesso dimenticavo lo stile scelto e sembrava essere dentro il punto di vista dei personaggi, come in una prima persona. Naike Ror focalizza subito la nostra attenzione su Daisy, una ragazza quasi trentenne che si ritrova in un letto d’ospedale dopo quattro giorni di coma a causa di un incidente. Daisy sarà spaventata, spaesata e dovrà fare i conti con il suo nuovo nemico: la memoria. Sì, perché i pensieri, i ricordi e le emozioni di Daisy sono rimaste a ben nove anni prima. Nove anni dimenticati. Nove anni di cui lei non sa niente. Che cosa è successo in tutto quel tempo? La sua unica certezza è una persona rinchiusa dentro il suo cuore. 
Quella persona è Royle Hill. 
Royle è un fotografo professionista che lavora per una rivista di moda, grazie alla quale gira in tutto il mondo. Royle è un uomo carismatico, affascinante, ipnotico che ha potuto coronare il suo sogno distruggendo quello di suo padre, l’agronomia e quei benedetti campi di girasoli. Mark Hill infatti sarà un personaggio secondario non poco influente, anzi sarà colui che proverà a giostrare le situazioni e a tenerle sotto controllo, come un burattinaio e le sue marionette. 
Quando Daisy si concederà di scoprire il mondo dopo nove anni, si accorgerà che tutto è cambiato. 
Le sue certezze, le persone a lei care, la sua famiglia. Tutto è cambiato. New Heaven è cambiata. Ma quello che la ucciderà maggiormente, è sapere che Royle Hill è l’uomo che la odia più di ogni altra cosa al mondo. 
Che cosa ha fatto di così tanto orribile? Perché la sua New Heaven è andata in rovina?
 
Daisy aveva il potenziale di un detonatore su un quintale di tritolo.
Chiaramente, Royle era il tritolo. Lei poteva farlo esplodere, deflagrare.
Poteva fare, di nuovo, tutto ciò.


Grazie all’alternanza tra passato e presente, grazie a quei flashback che man mano delucidano dagli interrogativi, viviamo la storia di Royle e Daisy, da quando entrambi erano dei ragazzini fino all’età adulta. La scrittura dell’autrice è tale da risucchiarti in quel mondo senza via d’uscita. Le mie emozioni si alternavano fra ansia e curiosità, paura e eccitazione. Una suspense assurda faceva da sfondo ad ogni capitolo, rendendolo accattivante e travolgente e ogni volta ti regalava un pezzettino di verità, una verità che ti spezza il cuore, che ti uccide e che dovevi per forza accettare. Questo, fino a quando tutti i nodi vengono al pettine e i pezzi del puzzle si incastrano alla perfezione. Finchè leggerete la parola fine, voi lettori sarete avvolti da un clima di ansia e tensione e nemmeno a fine lettura riuscirete a liberarvene. Spesso, in certi punti della storia, ho dovuto fermarmi perché ciò che stavo provando era troppo forte. Perché Royle e Daisy sono due personaggi potenti, strutturati perfettamente, che lasciano trasparire ciò che sentono nello stomaco attraverso anche il minimo gesto. Io lo vedevo e lo sentivo, e ancora non me ne capacito come tutto ciò possa accadere grazie ad una tecnica narrativa apparentemente distaccata.
 
Aveva respirato ancora la fragranza di lavanda dei biondi capelli di lei e aveva capito che avrebbe voluto quell’aroma addosso per tutta la vita.


Non riuscivo a capire chi dei due avesse sofferto di più perché mi ritrovavo continuamente e cambiare idea. Odiavo a tratti Royle per la sua crudeltà e Daisy per il male causato dalle sue scelte sbagliate. Nel passato, Daisy ci viene presentata come una ragazzina razionale, apparentemente snob e molto, molto orgogliosa. In realtà quella corazza di ghiaccio sarà causata da una delusione enorme: Royle sta tornando a New Heaven dopo cinque anni in Inghilterra passati a studiare. Cinque anni di silenzio. Zero chiamate, zero messaggi, niente di niente. Quest’atteggiamento di chiusura, utilizzato come arma di difesa, se lo porterà dietro anche da adulta, la quale per non mostrare le sue fragilità, si mostra sicura, decisa, macchinosa. In realtà Daisy nasconde delle cicatrici immense, dei traumi indimenticabili che ancora nella notte tornano come incubi. Imparerete a conoscerla durante la lettura e spesso, inaspettatamente, vi ritroverete a piangere con lei, a sentire le sue sofferenze, la sua confusione e inquietudine. Daisy si sente sola, non ricorda nulla, sente di perdersi da un momento all’altro ma quando ritroverà il suo coraggio e la sua forza d’animo, vedrete una guerriera pronta a difendere sé stessa, a combattere per le persone che ama e a sacrificarsi per chi ha un posto speciale nel suo cuore. Dolce, apprensiva e altruista. 
A Daisy basta poco per sciogliere il guscio che le copre le emozioni ma solo se è la persona giusta a farlo. E vederla crollare per l’amore della sua vita, sarà devastante.
 
Era cambiato e i suoi atteggiamenti la scoraggiavano sempre: insensibile, cinico e ostile al limite del pericoloso. E, pericoloso, Royle Hill lo era diventato per davvero.


Royle Hill credo sia il personaggio più eclettico e emblematico di cui abbia mai letto. Stratosferico, superlativo, disarmante. Un ragazzino dalle grandi difficoltà e insicurezze, corrotto da un padre despota che pensa di avere il futuro di suo figlio nelle proprie mani. La tenuta SunnyHill è famosa a New Heaven perché è da li che la vita di tutti dipende. I girasoli sembrano essere l’arma più potente della cittadina, ma Royle non vuole questo, non vuole essere la brutta copia di suo padre. Il suo sogno è diventare un fotografo e nella sua testa già ha un piano per realizzare il suo sogno. 
Royle sarà oggetto di desiderio di tante ragazzine ma l’unica che non riesce a dimenticare è la sua Daisy, la ragazza dai capelli biondi che gli ha fatto perdere la testa, l’amore della sua vita, colei che lo odia per la sua scomparsa improvvisa. Se il carattere di Daisy subisce un’evoluzione crescente, in Royle vedrete una completa trasformazione, difficile da accettare perché vi ridurrà a brandelli, letteralmente. Un uomo spietato, crudele, vendicativo; un uomo che si è lasciato andare troppe volte e troppe volte ha creduto di non farcela.  
Deluso, tradito, amareggiato. Il suo unico pensiero è cercare di sopravvivere e con il ritorno di Daisy nella sua vita sarà difficile restare in superficie. Impossibile non amare Royle Hill: lui è istinto puro, è fuoco che arde e che brucia; è sangue bollente e bestia incontrollata. Un’ombra che ti fa paura, che ti annienta ma che nasconde una bontà d’animo che vi farà battere il cuore. Sarà lui la causa delle vostre lacrime, è stato lui la causa delle mie perché avrei voluto penetrare nelle pagine e prenderlo fra le braccia, aiutarlo a tornare a respirare. Potente. Troppo potente. Un personaggio senza sbavature che non dimenticherò mai.
 
Poteva nascondere il dolore sotto quintali di cinismo e freddezza, però, quando i ricordi tornavano a galla, non riusciva proprio a gestire la situazione: c'erano cibi che non mangiava più, c'erano film e canzoni che avrebbe cancellato, c’erano posti che avrebbe voluto radere al suolo solo perché gli ricordavano Daisy.


Farsi travolgere da questa storia è stato inevitabile. Sarà come restare impigliati in una ragnatela senza avere la possibilità di liberarsi. Se penso a tutte le volte che mi sono dovuta fermare e contattare la mia co-blogger in chat per disperarmi, non credo di poterlo fare perché ho perso il conto. La narrazione in terza persona ti permette di conoscere ogni piccola sfaccettatura della storia, ogni dannato particolare. I personaggi secondari hanno ruoli importantissimi, Naike Ror ce li descrive uno a uno lasciando spazio alle loro storie, importanti per l’intreccio del racconto e per avere la massima comprensione della storia. Prettamente dominante sarà Mark Hill, onnipresente nel libro e Hastiin, migliore amico in comune di Royle e Daisy, che ho amato alla follia. L’unico che un po’ mi ha fatto sorridere. Un uomo leale, distinto e fedele. Un uomo che tutte vorremmo al nostro fianco. 
Il legame fra Royle e Daisy sarà altalenante, struggente, imponente, di una forza unica. Un’amicizia, un amore che va oltre ogni tempo, ogni spazio, ogni cosa. Un amore che ti lacera e ti spezza in due, concreto, reale. I temi trattati toccanti e molto forti sono raccontati con un’eleganza suprema. Tutto lo stile della Ror è sinuoso, regale quasi ma che non risulta mai pesante. Attenta a ogni dettaglio, senza tralasciare niente indietro. La scrittura è caratterizzata da un ritmo scorrevolissimo che mi ha tenuta incollata al libro per tutta la notte.  
Leggere Royle vi farà sentire impotenti, le vostre energie saranno pari a zero, ma ne varrà assolutamente la pena. Uno dei libri più belli che abbia mai letto. Con le lacrime agli occhi, concludo confermando la presenza dell' unico errore in tutta questa storia, e quell’errore appartiene solo a me. 
L'errore è stato rimandare questo momento.  Avrei dovuto decisamente leggerlo molto tempo fa. 
Indimenticabile.

 

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