Paura di volare di S.L. Jennings | Review Party



Titolo: Paura di volare
Autrice: S.L. Jennings
Serie: Fearless #2
Genere: Contemporary Romance
Casa editrice: Hope Edizioni

Trama

Dominic Trevino è stato chiamato in molti modi.
Prostituto.
Donnaiolo.
Puttana.
Ma il nome con cui tutti lo conosco è Dirty Dom.
Perché lui è sempre stato così… anche se non è non mai stato soltanto quello.
Il suo passato è tormentato e macchiato, tanto quanto la sua reputazione licenziosa. Una reputazione che si è costruito senza porsi troppi limiti, nell’unico modo che conosceva per affrontare quei fantasmi che, da sempre, lo tengono imprigionato nell’orrore e nel disgusto per se stesso.
Il giorno in cui Raven entra con prepotenza nella sua vita, con il suo temperamento così focoso e con quei suoi pantaloncini striminziti da adolescente, Dominic capisce che tutto quel sesso anonimo non sarà più in grado di placarlo. Eppure, non può lasciare che la ragazza veda chi – ma soprattutto cosa – lui è in realtà.
Riuscirà Raven a liberarlo dal suo passato di dolore?
Riuscirà a salvarlo nonostante Dominic stesso non creda ne valga la pena?



Copia omaggio fornita gentilmente da Hope Edizioni in cambio di una recensione onesta

RECENSIONE

Sto scrivendo questa recensione ancora con le emozioni in subbuglio, perché non mi aspettavo che l'autrice sarebbe riuscita a darmi ciò che volevo e cercavo da lei. Ora che me l'ha dato, mi sento come se avessi bevuto il miglior gin del mondo e stessi ancora fluttuando in una dimensione parallela. 
Dopo il primo volume dedicato a Kami Duvall, S.L. Jennings ci regala la storia di Dominic Trevino in Paura di volare. In cuor mio, sapevo che Dom era il personaggio con le carte giuste per farmi capitolare e io non sbaglio mai le mie previsioni.

Come si smette di fare l’unica cosa che ti dà un senso di sicurezza? La cosa che ti fa sentire in sintonia e accettato da qualcuno, da chiunque, anche solo per poche ore?


Abbiamo avuto modo di conoscere una parte del personaggio di Dom già nel primo volume. Sappiamo che è il miglior amico di Kam e Angel, l'uomo che le proteggerebbe a costo della vita; sappiamo anche che il suo fascino latino ed esotico attira un numero di donne tra le sue braccia non indifferente, tanto che viene riconosciuto come Dirty Dom. Il sesso è solo un'arma, qualcosa che Dom usa per domare i suoi demoni, le sue ansie e le sue paure, gli incubi che la notte tornano a fargli visita. 
Non sa cosa significa essere amati e amare a sua volta qualcuno in modo intimo. Quando il suo sguardo viene calamitato dagli occhi ghiaccio di Raven, qualcosa in lui si smuove tanto da spingerlo a conoscere quella ragazza scostante e diffidente. Raven però nasconde un segreto e, nonostante i sentimenti che inizierà a nutrire per Dom, non potrà tenerlo nascosto per sempre.

Ero forte. Ed ero al sicuro. Quello era stato il mio mantra da che ricordavo. Le parole cui ero stato costretto ad aggrapparmi durante i giorni più bui, dove non c’era sole, né calore, né tregua dal dolore. Le parole che continuavo a ripetermi per restare in vita.


Dominic Trevino mi ha completamente distrutta e penso che il suo personaggio sia il migliore riuscito di questa dilogia.
Nonostante a primo impatto possa sembrare il solito uomo che si butta nel sesso per puro piacere di farlo, Dom nasconde dentro di sé un mondo fatto di ombre e oscurità. Il sesso è l'unico legame che gli permette di sentirsi accettato, amato, anche solo per un lasso di tempo definito; l'unico modo che Dom conosce per poter esprimere un sentimento tanto complesso e caleidoscopico come l'amore.
Il suo passato è un fardello che si porta dentro e che popola i suoi incubi, e le uniche persone con cui riesce ad essere sincero, e se stesso, sono le sue migliori amiche. Kam e Angel sono le uniche che riescono a comprendere il dolore di sentirsi soli al mondo, anime danneggiate in diverso modo che sono riuscite a trovarsi e riconoscersi l’un l’altra.
Non voglio e non vorrei mai dirvi troppo su questo personaggio che ha rubato i miei pensieri per un intero giorno. Dom ha tante cose che lo hanno condizionato, che lo hanno portato a essere ciò che è, ma non sta a me raccontarvi la sua storia in questa recensione. Posso solo dirvi che il suo personaggio è bellissimo, luminoso e degno d’amore anche se lui pensa costantemente il contrario. E anche se il viaggio sarà lungo e travagliato, con alti e bassi a popolarlo, posso assicurarvi che non vi pentirete un solo istante e che vi verrà spontaneo raccogliere la mano che tenderà a voi lettori.
Mi sono lasciata trasportare dai suoi sentimenti così profondi e devastanti, e ho provato a farli miei. Ho sofferto con Dom, perché è inutile girarci troppo intorno: le cose che ci accadono quando siamo piccoli possono sembrare lontane e poco rilevanti, ma saranno quelle che ci definiranno quando saremo grandi e in grado di prendere le decisioni in modo autonomo. La vita di Dom è stata segnata da più eventi e più persone, e la sua paura più grande è quella di diventare come chi si è portato via un pezzo della sua anima. Quello che Dom imparerà però è che, nonostante la vita possa davvero fare schifo e giocarci delle mani pessime, noi possiamo scegliere. Lei ci darà sempre una scelta e noi possiamo decidere di essere migliori di chi ci ha ferito, di chi ci ha privato della felicità, di chi ha gioito nel vederci soffrire. Noi possiamo sempre scegliere di essere diversi ed è in quell’esatto momento che non permettiamo alle persone che ci hanno ferito di definirci. È nella libertà di scelta che troviamo la forza di alzarci in volo.

E piansi per quell’uomo il cui cuore e corpo erano stati spezzati irreparabilmente, che desiderava ardentemente che qualcuno vedesse tutte quelle orribili cicatrici e fratture e non scappasse per il disgusto, ma che invece lo aiutasse a riparare il danno.


Oh Raven!
Il suo personaggio mi ha stregata e mai avrei pensato di dirlo di un personaggio femminile di questa dilogia. Forte, determinata e diffidente verso il prossimo, Raven è una ragazza che ha dovuto raccogliere i cocci che sua madre ha lasciato dietro di sé e rimboccarsi le maniche. Penso che ciò che ho amato di più del suo personaggio sia stato il coraggio di innamorarsi di nuovo, una cosa che io tendo ad invidiare nelle altre persone; la capacità di dare fiducia a un sentimento che ti ha già pugnalata ripetutamente in più occasioni.
Una donna che ha dovuto affrontare la sua buona dose di problemi che l’hanno segnata, ma che è riuscita a trovare la forza di reagire, anche se il suo primo istinto era stato quello di vendicarsi brutalmente per tutto ciò che le era stato fatto.
Escludendo i due protagonisti principali, c’è stato qualcuno che più di tutti ha rubato il mio cuore in questo libro e che mi deve tutte le lacrime che hanno bagnato il mio viso, Toby.
Lui è il fratellino di Raven, colui che l’ha costretta a tornare a casa, e non voglio dirvi di più però, al pari di Dom, la sua storia mi ha fatta a pezzi. Ho rivisto in lui una parte di me che nessuno potrà mai darmi indietro e condividiamo una sofferenza che non si esaurirà mai nel tempo. Toby per me è stato un pezzo fondamentale di questo puzzle bellissimo che la Jennings è riuscita a creare con la storia di Dominic.

Odiavo il fatto che avesse quella presa su di me. Mi sentivo posseduta da lui, il demone che si insinuava nella mia anima, indebolendomi.


Una storia che mi ha fatto provare una valanga di emozioni e il termine che ho scelto non è assolutamente casuale. Mi sono sentita travolta, senza alcun appiglio a cui riuscire ad arrampicarmi.
La Jennings è riuscita a stupirmi e a superarsi in questo libro, e io sono enormemente soddisfatta perché sapevo benissimo che aveva il potenziale per scrivere storie che mi avrebbero devastata.
Una scrittura semplice, caratterizzata da dialoghi e descrizioni che si alternano in modo armonioso. Ho trovato la maturazione dei personaggi equilibrata e adatta alle situazioni; la caratterizzazione psicologica giusta, e questa volta la Jennings è riuscita dove nel primo volume aveva peccato a parer mio.
Mi è piaciuto tantissimo anche il fatto di ritrovare tutti i personaggi di Paura di cadere e di vederli da un altro punto di vista, più belli e più felici che mai.
Miei cari lettori, lasciatevi dire che Paura di volare di S.L. Jennings è una di quelle storie che vi ruberanno il cuore e che ve lo ridurranno a brandelli, ma voglio dirvi anche che Dom e Raven vi insegneranno che è possibile imparare a ballare anche quando si è sul ciglio di un burrone. Vi faranno capire che buttarsi e lanciarsi da una scogliera con la persona giusta non significa precipitare a valle, ma spiccare il volo verso l’infinito.


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