Maddalena bipolare di Ornella Spagnulo | Recensione

 

Titolo: Maddalena bipolare
Autrice: Ornella Spagnulo
Genere:
Casa Editrice: Golem Edizioni

Trama

Maddalena in realtà si chiama Sabrina ma, durante le sue crisi maniacali, crede di essere la reincarnazione di vari personaggi storici tra cui, in particolare, Maria Maddalena. È una giovane e bella ragazza, affetta da disturbo bipolare, sedotta da un medico conosciuto in una clinica psichiatrica. Lui nega anche a se stesso l'attrazione per la sua paziente e quindi le propone di intraprendere insieme, una volta uscita dalla clinica, un cammino di psicoanalisi, che però porterà i due a confrontarsi con la loro irrimediabile attrazione reciproca. Maddalena bipolare è un romanzo in parte epistolare che scava nel profondo dell'anima e della mente dei personaggi.




Copia omaggio gentilmente fornita da Golem Edizioni in cambio di una recensione onesta

RECENSIONE

Ciao lettori! Questa volta mi sono cimentata nella lettura di un libro diverso da quelli a cui sono normalmente abituata. Si tratta di Maddalena bipolare di Ornella Spagnulo, edito Golem Edizioni. La protagonista è Sabrina, una donna bipolare che viene ricoverata dopo l'ennesima crisi, durante cui si sente Maria Maddalena o Madre Teresa di Calcutta.
Nella casa di cura sta meglio e il merito è soprattutto del giovane e affascinante psicanalista. Sabrina non riuscirà a reprimere l'attrazione verso il suo medico e seguirà il flusso delle sue emozioni tramite sogni, riflessioni e lettere a lui indirizzate. A un certo punto, è sicura che il medico ricambi il suo amore, ma anche le belle notizie possono destabilizzare le persone sensibili come lei e allora dovrà cavarsela tra silenzi, mancanze e sentimenti repressi.


Mi chiamo Sabrina, ho trent’anni e soffro di un disturbo dell’umore che a volte si aggrava in un disturbo di conversione.
E sono anche istrionica, che è un disturbo della personalità.

Ho trovato lo stile molto scorrevole; le parole corrono veloci, proprio come i pensieri di Sabrina che scrive spesso in prima persona, raccontando i suoi desideri, paure, ricordi, ma anche la sua quotidianità nella casa di cura e fuori. Il tono è confidenziale e consente al lettore di entrare nella sua mente in punta di piedi. Ci sono momenti molto poetici e riflessioni che riescono a toccare le corde dell'anima del lettore. Le parole trasudano l'essenza della protagonista: una donna sensibile, intraprendente, fragile, che vive le emozioni in un modo tanto intenso da soffrire anche nei momenti di gioia.

Le sue parole scivolano dentro di me come in un amplesso. E i miei pianti con lui sono orgasmi. E quando ci mettiamo a ridere insieme, il mondo trema con noi di gioia.

Questo è un romanzo difficile da classificare. È una storia capace di trasmettere l'intensità di un'anima vera e tormentata. Sabrina riporta le sue lettere, i suoi pensieri e le sue riflessioni. Durante la lettura, mi sono sentita in balia della sua scrittura e delle sue emozioni.
Mi sono affezionata alla protagonista e ho empatizzato per lei. In qualche modo, le sue crisi e i suoi sogni diventavano un modo per comprenderla meglio. Ho provato un senso di ansia per tutto il racconto, perché temevo per questa donna così sensibile. Si parla di bipolarismo, di disturbi comportamentali, di desideri, sogni, paure e ricordi dolorosi. Emergono le difficoltà che una persona come Sabrina affronta quotidianamente, la realtà all'interno delle case di cura, gli ostacoli che si incontrano una volta fuori.
Lei si definisce come una "malata d'amore" alla continua ricerca di un uomo da amare, da cui essere amata. Ha avuto diversi uomini, ma lo psicanalista le ruberà un pezzo del suo cuore. Il medico, dal canto suo, è combattuto, indeciso, frustrato. Egli ha la consapevolezza di quanto sia impossibile il loro amore, eppure non riesce a reprimere l'attrazione verso la sua paziente. In modo più sintetico, viene spiegato il sentimento che nasce in lui e ne vengono evidenziati i motivi più profondi e inconsci.

Quello che volevo dirle è che mi sento una malata d’amore e visto che non riesco ad amare come vorrei.

Ci sono riferimenti alla storia tra Jung e la sua paziente Sabina. Prendimi l'anima è un film che parla della loro relazione e ne vengono riportate alcune citazioni; vi consiglio caldamente la sua visione, a me era piaciuto tantissimo. Avendo visto il film qualche anno fa, ho capito ancora di più le dinamiche verso cui vertono i due protagonisti.
Non mancano i richiami alla grande Alda Merini e i rimandi alla Maddalena con Gesù Cristo. Il messaggio che ho interiorizzato è che ognuno di noi ha in sé un lato squilibrato, impulsivo, emotivo che è malato d'amore. Anche le menti più lucide hanno bramato un amore in cui affermarsi, conoscersi, perdersi. Solo che per Sabrina la ricerca dell'amore si scontra con la società, le regole, i sensi di colpa, la malattia.
Un altro tema che viene affrontato è la concretezza delle malattie mentali, che sono disturbi riconosciuti e curabili grazie a professionisti competenti e medicine apposite. È giusto sottolineare questa nozione perché viviamo ancora in un mondo in cui la depressione, il bipolarismo, l'attitudine compulsiva vengono sottovalutati e non considerati come patologie, bensì come semplici stati d'animo passeggeri.
Maddalena bipolare è breve ma intenso. Un racconto realistico, intimo, poetico. Sabrina è estremamente genuina e si mostra senza filtri al lettore. Consiglio questa lettura a coloro che vogliono approfondire le tematiche sopra citate e a coloro che desiderano comprendere meglio il disturbo bipolare vissuto in prima persona da un animo tormentato e sensibile.

Lui, in fondo, Sabrina la curava. Come lei curava lui. Ma non era una cura vera e propria. Era un prendersi cura fuori da stipendi e medicine. Era la cura dell’anima. Lui voleva essere questo, per lei.

 



 

1 commento

  1. Grazie Giada, è una lettura molto intima e personale la tua. Mi ci sono ritrovata! :) :) :)

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