Buon di lettori!
E' stato pubblicato una settimana fa all'incirca il secondo volume della trilogia Broken di J. L. Drake edito da Newton Compton Editori. Con il titolo Broken. Dammi un'altra possibilità scopriremo cosa è successo ai nostri protagonisti dopo il finale mozzafiato del primo volume che ha lasciato i lettori con il fiato sospeso. Buona lettura!
Autrice: J.L. Drake
Titolo: Broken. Dammi un'altra possibilità
Serie: Broken #2
Casa editrice: Newton Comtpon Editori
Genere: Suspense Romance
Trama: Dopo aver assistito alla morte dell'uomo che amava, Savannah è distrutta. Qualcosa dentro di lei si è definitivamente spezzato e il dolore ha chiuso il suo cuore in una morsa gelida. Possibile che sia arrivato il momento di arrendersi? Quando il destino le concede una seconda occasione, Savannah sa che è solo questione di tempo prima che il passato torni a tormentarla. Perché ci sono verità oscure che minacciano di strapparle via, di nuovo, tutte le certezze. A peggiorare le cose c'è una rete di bugie che mette in pericolo la sua vita. Di chi può davvero fidarsi? Dicono che non ci sia niente di peggio di un cuore ferito. Ma non sanno cosa significa averlo infranto in mille pezzi.
Copia omaggio gentilmente fornita da Newton Compton Editori in cambio di una recensione onesta
Recensione
*SPOILER ALERT*
Attendevo il seguito di questa storia con molta ansia, soprattutto dopo il finale da cardiopalma del primo volume. Le mie aspettative erano davvero alte, ma non impossibili da soddisfare. Purtroppo J.L. Drake non ci è andata neanche lontanamente vicina. Questo secondo volume è risultato molto ripetitivo, lento, monotono e con livelli di pathos pari al 0,1%.
«Dammi la pistola, tesoro, ti scongiuro». D'un tratto il dolore che provo diventa insopportabile. Allento la presa e mi lascio sottrarre l'arma. Mi posa una mano su una spalla e mi tira a sé. Sta tremando. «Manca anche a me», commenta in un sussurro. Appena sento quelle parole perdo l'ultimo briciolo di lucidità e annego nella disperazione.
Avevamo lasciato la protagonista femminile in preda alla disperazione più profonda. L'amore della sua vita è stato ucciso brutalmente dai suoi rapitori e il bambino, l'ultimo pezzo che gli rimaneva di lui, è scivolato via perché lei non è stata in grado di proteggerlo. Savannah è entrata in una spirale di dolore che non le rende facile neanche respirare. Per fortuna, gli uomini fedeli a Cole cercheranno in tutti i modi di proteggerla. Quando tutto sembrava perso, Cole tornerà a casa e rimetterà le cose a posto, ma Savannah non è più disposta a mettere a rischio la vita del suo uomo per colpa sua, quindi decide di prendere le redini della situazione in mano. Con la compagnia di Derek, Savannah si reca a New York da suo padre, ma ciò che pensava di conoscere alla perfezione pian piano si sgretolerà davanti ai suoi occhi e Savannah si renderà conto di aver vissuto da sempre in un enorme bugia, circondata da persone che l'hanno solo manipolata e strumentalizzata. Proprio per questo avrà bisogno di tempo per andare avanti e costruire da zero la sua nuova vita...
Sentire qualcuno a cui vuoi tanto bene parlarti come se il suo odio fosse ovvio e giustificato fa male e non si riesce a comprendere.
Sono davvero in difficoltà e non so neanche da dove iniziare a spiegare cosa non mi è piaciuto di questo secondo volume della storia, soprattutto dopo che il primo mi aveva davvero colpito. La prima cosa che ho avvertito è stata la mancanza di pathos e coinvolgimento. In alcuni punti mi sono sforzata di entrare in sintonia con la storia, ma la scrittura risulta poco avvincente ed emozionante. I fatti narrati sembrano essere messi lì come se i personaggi si stessero chiedendo cosa si mangia a tavola. Non ho avvertito quel colpo al cuore o quel calcio allo stomaco che mi sarei aspettata quando i personaggi si ricongiungono; quando Cole scopre del bambino; quando lei prende la decisione di andarsene. Il nulla assoluto. Avrei voluto che il suo sentirsi sbagliata e destabilizzata, il suo smarrimento fosse più marcato e approfondito dalla scrittrice. Oltre a questa cosa che ha inciso tantissimo durante la lettura, molte scene e scelte narrative non mi sono per niente piaciute. Il fatto che la protagonista femminile sia stata così egoista da mettere a repentaglio tutta la squadra solo perché pensava di essere la wonder woman della situazione mi ha infastidita tantissimo. Infatti, si è poi fatta catturare! Tutto quel tempo alla casa e avrebbe potuto sfruttare il tutto per imparare a difendersi, mentre lei ha passato il tempo a piagnucolare come una bambina. Nel primo libro l'avevo vissuta come una donna forte e mi è dispiaciuto vederla sotto questa nuova luce.
Cole è sempre stato perfetto anche durante il corso di questo libro, ma nella scena finale con Savannah mi è sembrato sforzato. Lui sa che lei lo ama quindi la sua reazione di fronte al fatto che volesse stare un attimo da sola per rimettere insieme i pezzi, mi ha stizzita tantissimo. Si è sempre comportato in maniera impeccabile come personaggio maschile, tirando fuori tutte le caratteristiche dell'uomo maturo e innamorato. Alla fine mi è sembrato di leggere di un uomo che si comporta da bambino e non è da Cole.
Insomma, questo libro non mi ha convinto per niente e non oso immaginare cosa succederà nel terzo perché la maggior parte degli intrighi si sono risolti con questo secondo volume. Sicuramente l'autrice avrebbe potuto benissimo scrivere una dilogia, senza dover allungare il brodo ma resto fiduciosa.
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