siamo giunti al finale della Frost Trilogy con l'ultimo e terzo capitolo, Fino alla fine di Terri George, edito della Quixote Edizioni. Riusciranno Nick e Mia ad essere finalmente felici? Per scoprirlo, venite con me!
Autrice: Terri George
Titolo: Fino alla fine
Serie: Frost Trilogy #3
Casa editrice: Quixote Edizioni
Genere: Erotic romance
Trama: Nick è solo; un uomo alla deriva. Soltanto Mia può salvarlo dai suoi demoni, ma come può perdonarlo? Lei sa cosa ha visto…
I segreti possono mettere alla prova l’amore, fino ai suoi limiti. Nick aveva promesso a Mia di lasciarla entrare del tutto nella sua vita; aveva solo bisogno di tempo. Ora il tempo è quasi arrivato alla fine.
Ma Nick non è il solo a nascondere qualcosa; infatti, Mia non è proprio ciò che sembra, e il perdono funziona se messo in atto da entrambe le parti. Nick vuole che Mia perdoni il suo passato, ma lui riuscirà a perdonare quello di lei?
In fondo, l’amore non è niente senza accettazione.
Nick e Mia saranno in grado di accettare i propri difetti e quelli dell’altro? Riusciranno a lasciar andare le loro paure e insicurezze che minacciano di separarli, e trovare in qualche modo il loro lieto fine?
I segreti possono mettere alla prova l’amore, fino ai suoi limiti. Nick aveva promesso a Mia di lasciarla entrare del tutto nella sua vita; aveva solo bisogno di tempo. Ora il tempo è quasi arrivato alla fine.
Ma Nick non è il solo a nascondere qualcosa; infatti, Mia non è proprio ciò che sembra, e il perdono funziona se messo in atto da entrambe le parti. Nick vuole che Mia perdoni il suo passato, ma lui riuscirà a perdonare quello di lei?
In fondo, l’amore non è niente senza accettazione.
Nick e Mia saranno in grado di accettare i propri difetti e quelli dell’altro? Riusciranno a lasciar andare le loro paure e insicurezze che minacciano di separarli, e trovare in qualche modo il loro lieto fine?
Copia omaggio gentilmente fornita da Quixote Edizioni in cambio di una recensione onesta
RECENSIONE
Nel secondo capitolo della serie abbiamo lasciato una Mia delusa, affranta e disperaramente arrabbiata per quel che aveva scoperto sull'amore della sua vita, Nick. Nick Frost, il nostro uomo così dannatamente forte e prosperoso ma dall'animo sensibile e fragile, troppo fragile.
Mia ha deciso: non vuole più avere a che fare con una persona che le dichiara amore e poi lo ritrova a braccetto con una donna, accompagnato da un drink trasparente fra le dita e un atteggiamento troppo affettuoso. L' uomo che ha trascorsi con l'alcol e con le donne, che le aveva giurato di non cacciarsi più in queste situazioni, l'ha di nuovo delusa. Come può fidarsi? Come può pensare di essere felice insieme a lui?
Ma soprattutto come farà adesso Mia a trascorrere le giornate pensando a Nick solo e in procinto di sfogarsi con la sua peggior nemica e migliore amica, ovvero la Vodka?
"𝙽𝚘𝚗 𝚙𝚘𝚜𝚜𝚘 𝚌𝚘𝚗𝚝𝚒𝚗𝚞𝚊𝚛𝚎 𝚊 𝚏𝚊𝚛𝚖𝚒 𝚚𝚞𝚎𝚜𝚝𝚘, 𝚗𝚘𝚗 𝚙𝚘𝚜𝚜𝚘 𝚕𝚊𝚜𝚌𝚒𝚊𝚛𝚎 𝚌𝚑𝚎 𝚒𝚕 𝚛𝚒𝚌𝚘𝚛𝚍𝚘 𝚍𝚒 𝙽𝚒𝚌𝚔 𝚖𝚒 𝚌𝚘𝚗𝚜𝚞𝚖𝚒. 𝙳𝚎𝚟𝚘 𝚊𝚗𝚍𝚊𝚛𝚎 𝚘𝚕𝚝𝚛𝚎, 𝚍𝚒𝚖𝚎𝚗𝚝𝚒𝚌𝚊𝚛𝚕𝚘. 𝙳𝚎𝚟𝚘 𝚟𝚘𝚕𝚝𝚊𝚛𝚎 𝚙𝚊𝚐𝚒𝚗𝚊".
La nostra protagonista è in completo contrasto con sè stessa e passa le sue giornate a riflettere: la sua mente sa di dover lasciar perdere tutto e lasciarsi alle spalle questa storia perchè le porta solo sofferenza; dall'altra parte il suo cuore ancora batte forsennato ogni volta che pensa a Nick e lo immagina solo, chiuso in casa, attaccato all'alcol. La paura che gli succeda qualcosa è tanta ma non può tornare con lui solo per questo!
Nick Frost nel frattempo è proprio come lo immagina Mia, se non peggio. Fortunatamente il suo migliore amico Aiden cerca di farlo sopravvivere giorno dopo giorno ma non funziona. Nick è un treno inarrestabile, è "de coccio" come si può dire e ha bisogno di lei, del suo cuore, la sua anima, la sua donna, la sua Mia.
Un grave incidente lo costringerà a restare a letto e porterà i due ad incontrarsi di nuovo.
Basterà questo per riavvicinarsi? Basterà alla coppia tornare insieme solo per riparare i vetri rotti oppure dovranno anche imparare a ricostruire il castello che è andato distrutto?
«𝙳𝚒𝚜𝚙𝚘𝚝𝚒𝚌𝚊», 𝚖𝚘𝚛𝚖𝚘𝚛𝚊 𝚌𝚘𝚗𝚝𝚛𝚘 𝚕𝚎 𝚖𝚒𝚎 𝚕𝚊𝚋𝚋𝚛𝚊.
«𝙿𝚛𝚎𝚖𝚞𝚛𝚘𝚜𝚊», 𝚛𝚎𝚙𝚕𝚒𝚌𝚘 𝚒𝚗 𝚞𝚗 𝚜𝚞𝚜𝚜𝚞𝚛𝚛𝚘, 𝚙𝚛𝚘𝚕𝚞𝚗𝚐𝚊𝚗𝚍𝚘 𝚒𝚕 𝚋𝚊𝚌𝚒𝚘. 𝙽𝚒𝚌𝚔 𝚜𝚒 𝚛𝚒𝚝𝚛𝚊𝚎 𝚎𝚍 𝚎𝚖𝚎𝚝𝚝𝚎 𝚞𝚗 𝚖𝚘𝚛𝚖𝚘𝚛𝚒𝚘 𝚊𝚌𝚌𝚊𝚛𝚎𝚣𝚣𝚊𝚗𝚍𝚘𝚖𝚒 𝚕𝚊 𝚐𝚞𝚊𝚗𝚌𝚒𝚊.
«𝙼𝚒 𝚙𝚒𝚊𝚌𝚎 𝚌𝚑𝚎 𝚝𝚞 𝚜𝚒𝚊 𝚚𝚞𝚒. 𝚂𝚒𝚐𝚗𝚒𝚏𝚒𝚌𝚊 𝚌𝚑𝚎 𝚙𝚘𝚜𝚜𝚘 𝚋𝚊𝚌𝚒𝚊𝚛𝚝𝚒 𝚚𝚞𝚊𝚗𝚍𝚘 𝚟𝚘𝚐𝚕𝚒𝚘».
La relazione fra Mia e Nick non è mai stata semplice dall'inizio della serie e di certo adesso le cose non sono cambiate. Il passato di entrambi ha comunque macchiato il loro rapporto e i dubbi, le paure e le insicurezze sovrasteranno l'amore e la passione che entrambi nutrono e provano standosi accanto.
La scrittura della George è molto scorrevole, semplice e lineare. Il ritmo veloce è dato dalle frequenti sequenze dialogate, i botta e risposta fra i protagonisti dolci e allo stesso tempo scontrosi che si alternano a sequenze descrittive e riflessive non eccessivamente lunghe, dando al testo un'armonia perfetta. L'unica nota stonata è la monotonia del libro e le continue ripetizioni. Avrebbero potuto terminare la storia già al secondo libro perchè mi è sembrato volessero allungare il brodo, tanto che ho fatto davvero fatica a leggere sempre le stesse cose. I colpi di scena sono scadenti e la quotidianità della coppia dopo un po' stanca.
Per quanto riguarda i personaggi, si sono evoluti, sono meglio caratterizzati e questo è da premiare. Hanno capito cosa è giusto e cosa è sbagliato, cosa vogliono dalla loro vita ed è l'amore vero. Entrambi però spesso cadono nel vuoto e perdono la loro retta via. Potrei paragonare Nick Frost ad un soufflè al cioccolato, più duro all'esterno ma all'interno con un cuore di cioccolato fuso che si scioglie al primo schiocco. Scoprirete di più su di lui e lo amerete ancora di più. Mia è una donna apparentemente fragile ma che in realtà dimostra una grande responsabilità e una forza accecante. Finale forse un po' banale ma comunque accettabile! Se amate il genere erotico allora questo libro vi piacerà, non è perfetto ma è comunque una storia che ti tiene incollata alle pagine.
Riusciranno i nostri protagonisti a regalarci il lieto fine? Beh, leggete il libro e lo scoprirete!
«𝙲𝚘𝚜'𝚎̀ 𝚜𝚞𝚌𝚌𝚎𝚜𝚜𝚘?»
«𝙽𝚘𝚗 𝚝𝚎 𝚕𝚘 𝚛𝚒𝚌𝚘𝚛𝚍𝚒?» [...]
«𝙴𝚛𝚘 𝚙𝚒𝚞𝚝𝚝𝚘𝚜𝚝𝚘 𝚞𝚋𝚛𝚒𝚊𝚌𝚘.» 𝚂𝚘𝚕𝚕𝚎𝚟𝚊 𝚕𝚊 𝚖𝚊𝚗𝚘 𝚎 𝚖𝚒 𝚜𝚏𝚒𝚘𝚛𝚊 𝚕𝚊 𝚐𝚞𝚊𝚗𝚌𝚒𝚊 𝚌𝚘𝚗 𝚒 𝚙𝚘𝚕𝚙𝚊𝚜𝚝𝚛𝚎𝚕𝚕𝚒. «𝙽𝚘𝚗 𝚊𝚋𝚋𝚊𝚜𝚝𝚊𝚗𝚣𝚊 𝚙𝚎𝚛𝚘̀, 𝚙𝚎𝚛𝚌𝚑𝚎̀ 𝚗𝚘𝚗 𝚛𝚒𝚞𝚜𝚌𝚒𝚟𝚘 𝚊𝚗𝚌𝚘𝚛𝚊 𝚊 𝚍𝚒𝚖𝚎𝚗𝚝𝚒𝚌𝚊𝚛𝚝𝚒».
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