Ruckus di L.J. Shen | Review Party


Buon di lettori!
Chi di voi stava aspettando questo momento da rasentare la pazzia? Io sono andata fuori di testa quando Ruckus è approdato nel mio Kindle. La Always Publishing Editore ha pubblicato giovedì scorso il terzo volume della serie Sinners of Saint di L.J. Shen. Curiosi di scoprire la storia del più scontroso dei Four Hot Holes?


Autrice: L.J. Shen
Titolo: Ruckus
Serie: Sinners of Saint #2
Casa editrice: Always Publishing Editore
Genere: Contemporary Romance

Trama


Segreti, bugie, passione, un amore tenuto nascosto per undici anni che sfida il tempo e il destino.
Per Rosie, Dean Cole è un amore proibito. Nonostante cerchi di vivere ogni istante al massimo, una salute precaria tiene Rosie LeBlanc lontana dagli altri come un muro invisibile, perché lei è consapevole che un giorno tutto potrebbe esserle strappato via. L’unico ragazzo che sia mai stato capace di farla sentire realmente viva è allo stesso tempo l’inesorabile promemoria che l’orologio dentro di lei continua a scorrere. L’unico ragazzo capace di farla sentire realmente viva è un desiderio proibito per Rosie, perché tanti anni prima è stato il fidanzato della sua amata sorella.
Per Dean, Rosie LeBlanc è una stella catturare. Ricco, affascinante e selvaggio, Dean “Ruckus” Cole ha il mondo ai suoi piedi e conosce un solo modo di vivere: senza regole.Il suo equilibrio fatto di eccessi viene sconvolto quando nella sua vita torna l’unica ragazza capace di infiammargli la mente e il cuore, l’unica ragazza a cui abbia mai dovuto rinunciare. Insolente, spavalda, bella da morire, Rosie è come una stella per Dean: fulgida, effimera e inafferrabile nella sua bellezza. Ma ora ha una seconda possibilità per conquistare la sua luce, ed è determinato a non farsela sfuggire. Dean è pronto a una battaglia senza regole, persino se i suoi avversari saranno il destino, il tempo, e i demoni del suo stesso passato.


Copia omaggio gentilmente fornita da Always Publishing Editore in cambio di una recensione onesta

Estratto

Genesi 27. Giacobbe andò a vivere con Labano, suo zio, e si innamorò di Rachele, la minore delle due figlie di Labano. Rachele era sexy da morire, impetuosa, leggiadra, insomma un vero schianto (come riportato nella Bibbia, anche se con meno parole). Labano e Giacobbe fecero un patto. Giacobbe avrebbe lavorato per Labano per sette anni, poi avrebbe potuto sposare sua figlia. Giacobbe lo fece: si spaccò il culo sotto il sole, giorno dopo giorno. Dopo sette anni, finalmente Labano andò da Giacobbe e gli disse che poteva sposare sua figlia. Ma ecco il tranello: non era la mano di Rachele che gli aveva concesso, ma quella della sorella maggiore, Lia. Lia era una brava donna. Giacobbe lo sapeva. Era dolce. Sensibile. Caritatevole. Bel culo e occhi dolci (sto parafrasando di nuovo. Tranne la parte degli occhi. Quella roba lì c’è davvero nella Bibbia). Ma non era Rachele. Non era Rachele, e lui voleva Rachele. Sempre e solo Rachele. Giacobbe si mise a discutere, a litigare, cercò di far ragionare suo zio, ma alla fine, perse. La vita era come la giustizia, anche a quei tempi. Era tutt’altro che giusta. «Altri sette anni di lavoro,» promise Labano. «E ti permetterò di sposare anche Rachele.» Quindi, Giacobbe aspettò. E rimase in agguato. Guardò da lontano. E la bramò. Cosa che, come sa bene chiunque abbia un minimo di cervello, accresce solo il desiderio disperato per l’oggetto dell’ossessione. Gli anni passarono. Lentamente. Dolorosamente. Senza emozioni. Nel frattempo, lui stava con Lia. Non stava male. Non in senso stretto. Lia era buona con lui. Una scelta sicura. Gli poteva dare dei figli, cosa che Rachele, come avrebbe scoperto in seguito, aveva difficoltà a fare. Ma lui sapeva cosa voleva, e Lia le poteva assomigliare, poteva avere il suo stesso odore, e cazzo, forse poteva anche sembrare lei, ma non era lei. Gli ci vollero quattordici anni, ma alla fine Giacobbe si guadagnò Rachele in modo onesto. Rachele poteva non essere stata benedetta da Dio. Lia lo era. Ma questo era il punto. Rachele non aveva bisogno di essere benedetta. Lei era amata. E, a differenza della giustizia e della vita, l’amore è giusto. Cosa dire di più? Alla fine, l’amore fu abbastanza. Alla fine, fu tutto, cazzo.

Recensione

Non saprei come iniziare al meglio questa recensione, se non facendovi leggere quello che è per me l'estratto emblema di questo libro. Questa storia tratta dalla Bibbia si sposa bene con ciò che accade ai nostri protagonisti in Ruckus. Senza Regole di L.J. Shen. Un amore nato sin da subito, ma che ha dovuto attendere anni prima di poter vedere la luce. Due persone che si sono osservate e amate subito, ma che hanno dovuto aspettare il momento giusto prima di poter condividere la stessa orbita, quella che conduce alla vita. Dean e Rosie potrebbero essere definiti due protagonisti diversi, agli antipodi per alcuni aspetti, ma entrambi sono portatori di putiferio e alla fine saranno il caos l’uno dell’altro.

Quando per la prima volta gli occhi di Dean ‘Ruckus’ Cole hanno incrociato quelli di Rosie ‘Baby’ LeBlanc, lei rappresentava tutto ciò che avrebbe voluto avere, ma che non poteva ottenere nell'immediato futuro. Rosie è la sorella minore della sua ragazza Emilia LeBlanc e, per quanto la relazione tra i due non fosse sigillata da un sentimento profondo, Rosie non poteva rientrare nell’equazione perché non avrebbe mai voluto farne parte. Questo non ha impedito a Dean di legarsi a lei, di condividere con lei momenti di assoluta magia, di capire che lei fosse quella giusta… al momento sbagliato. E così sono passati degli anni e Dean ha osservato da lontano il suo frutto proibito crescere e diventare donna, la più splendente dell’universo. Solo che ora è intenzionato a fare in modo che Sirio diventi la sua stella, la sua amante, ad ogni costo. 
Rosie LeBlanc ha da sempre avuto un debole per lo spavaldo del gruppo degli Hot Holes. La prima volta che gli ha rivolto la parola però si è ritrovata ad assistere ad un bacio tra il ragazzo che le faceva ribollire il sangue e la sua amata sorella maggiore. Per Rosie è bastato questo per comprendere che tra lei e Putiferio non ci sarebbe mai stato nulla, eppure… quel ragazzo ha qualcosa in lui che l’attira e non le fa smettere di desiderare di essere sua. Ammettere questo è quasi sempre difficile per qualcuno e lo è ancora di più quando la persona che lo fa, non è neanche libera di essere padrona della sua stessa vita e del suo stesso corpo. Infatti, Rosie è affetta da una malattia che le impedisce di poter programmare la propria vita a lungo termine perché è già faticoso arrivare senza affanno a fine giornata. I medicinali e le varie terapie, per permettere al suo corpo di funzionare perfettamente, sono un continuo monito del bagaglio enorme che è costretta a portarsi dietro e non vorrebbe mai che questo diventasse un peso per altre persone, ma resistere ai sentimenti e le emozioni che Dean le suscita è una battaglia ancora più impegnativa da combattere perché richiede ogni sua energia e ogni suo sforzo e Rosie sa benissimo di aver dato inizio ad una guerra che è destinata a perdere.

Due anime gemelle. 
Due cuori che battono all’unisono. 
Una vita passata a rincorrersi,
ma il destino li condurrà in un unico luogo.
 

«Ti amo» sussurrò. «Ti amo così tanto che per un po' ti ho odiato. E adesso che so che sei spezzato, danneggiato, ti amo ancora di più. Con le cose perfette non ci si può identificare. Le cose indistruttibili sono affascinanti, ma non si possono amare. Tu puoi essere distrutto, Dean Cole. E io farò del mio meglio perché tu possa restare tutto intero.» Le presi il viso tra le mani e la baciai fino a farle perdere l'equilibrio. Sotto la pioggia. Nella riserva. Nel bel mezzo del nulla. Questo casino era il nostro casino. Questo caos era dove noi prosperavamo. 


Ruckus. 
Putiferio
Così Dean Cole viene soprannominato tra i corridoi della All Saint e dai suoi migliori amici. Un ragazzo che all'apparenza sembra essere sempre tutto sorrisi e smancerie, ma che nasconde in lui l'istinto di un cacciatore e la voglia di preservare le persone più deboli. Non sapevo cosa aspettarmi dal personaggio di Dean, ma se mi avessero detto che avrei dovuto assistere alla sua disfatta, non ci avrei mai creduto perché dai, è di Dean Cole che stiamo parlando, il ragazzo che ci è sempre stato presentato dalla Shen come l’anima della festa, divertente e spregiudicato, dolce e presente per gli altri, ma che in realtà si è rivelato essere portatore di un passato non indifferente da fare invidia a chiunque in questa serie. Il suo abuso di alcool e droghe non ci è mai stato nascosto, ma neanche ci è mai stato rivelato cosa si celasse dietro questi comportamenti autodistruttivi. La profondità della sua storia mi ha stretto il cuore in una morsa e le rivelazioni riguardo il suo passato mi hanno ferita oltre l’immaginario perché è questo che succede quando permetti ad un personaggio di entrarti dentro; gli dai il permesso di condividere il peso delle sue sofferenze. Ho pianto per Dean e non mi vergogno a dire che, secondo me, è il vero protagonista di questo libro; che tutto il resto perde di colore e importanza ai miei occhi quando c’è lui. Dean rappresenta per me la rappresentazione del genere umano, quello che perde colpi quando la vita ti gioca brutti scherzi; quello che preso dal dolore, non si accorge di star ferendo profondamente la persona che ama; lo stesso che poi passa la vita intera a cercare di rimediare. Per me Dean è tutto questo e molto di più.
Rosie LeBlanc si potrebbe definire la protagonista che non ti aspetti. Avevo iniziato il libro con la consapevolezza che avrei dovuto affrontare un cammino con uno dei due personaggi principali affetto da una malattia, ma Rosie mi ha fatto comprendere che stavo compiendo un gravissimo errore. La stavo etichettando con la sua malattia e Rosie non è la sua malattia.
Rosie è quella ragazza che ha voglia di vivere, di amare e di sentire. Ha voglia di poter raggiungere i propri obiettivi con le sue forze, lontana dai suoi genitori e dalla sorella maggiore super protettiva; è quella protagonista che non passa la sua vita a piangersi addosso, ma guarda in faccia la realtà e la sfida giorno dopo giorno. Due personaggi che mi hanno stupita in positivo ed entrambi mi hanno portato a riflettere su quanto il destino si prenda gioco di noi. 

«Contrariamente a quanto tutti credono, le stelle non brillano. C’è solo una stella che luccica, su cui gli scienziati sono tutti concordi. Brilla così luminosa che a volte la gente la scambia per un UFO. Non è grande, ma spicca. È Sirio, e sei tu. Tu splendi, Baby LeBlanc. Splendi così tanto che a volte sei l’unica cosa che vedo.» 


Un libro scritto in maniera sublime, ma riguardo le capacità narrative formidabili di L.J. Shen non avevo alcun dubbio. La Shen è una scrittrice che plasma le parole a suo piacimento e conduce il lettore attraverso storie che racchiudono sempre diverse emozioni. Ma, come nella maggior parte delle cose, c'è il rovescio della medaglia e voglio essere onesta con voi lettori perché, nonostante il libro mi sia piaciuto, ci sono state anche delle note negative personali che non mi hanno permesso di godermi come si deve questo libro. Dio, quanto avrei voluto che voi aveste potuto vedere la mia faccia perplessa appena terminato il libro! Ci tengo anche a precisare che mi sono dovuta prendere quasi una settimana di pausa dalle letture perché avevo bisogno di elaborare bene ciò che provavo e mi sono servite diverse chiacchierate con Annie (che non ha neanche letto i libri) per tirare fuori le emozioni contrastanti che Ruckus mi aveva scatenato. 
Avevo riposto tanta di quella aspettativa in questo libro che, dopo averlo terminato, sono riuscita solo a bloccarmi perché in me stava imperversando un vero e proprio putiferio. Rosie e Dean, la loro storia e la parte finale del libro, hanno di gran lunga superato queste aspettative perché sono due personaggi super validissimi e con caratterizzazione, background e personalità molto importanti. Tutto questo però sarebbe stato ancora più perfetto, se solo la Shen non avesse scelto di riportare a galla diversi avvenimenti che rimandano al libro di Vicious e che mi hanno infastidita parecchio. 
Partiamo dal presupposto che io ho amato profondamente Vicious ed Emilia, ma durante la lettura di Ruckus ho provato una sorta di irritazione in diversi punti perché il ricordo che io avevo di loro due non corrispondeva con l'immagine che stava venendo a galla da questo secondo volume. Avrei preferito che l’autrice si focalizzasse di più sul qui e ora, piuttosto che tornare indietro nel tempo a quando Dean ed Emilia erano insieme, rovinando quella che per me era stata sì, una storia di breve durata, ma vera e reale. Sono consapevole che in questo volume abbiamo il punto di vista di Dean riguardo la faccenda, mentre nel primo a parlare era il personaggio di Emilia, quindi ci sta che la percezione della storia cambi in base al personaggio che la narra, ma questo mi ha portata solo a indispettirmi ancora di più. E' come se la Shen mi avesse illusa, facendomi provare delle emozioni per poi smontarle nel libro successivo. 
Forse tutto questo mi sarebbe andato bene, se fosse stato trattato in maniera differente, senza snaturare i personaggi del primo libro, facendoli percepire per ciò che in realtà non sono. E' come se l'autrice si fosse servita della coppia di Vicious ed Emilia, trasformandoli nei 'cattivi' della situazione, per dare risalto alla coppia di Dean e Rosie. Altra cosa che mi ha lasciata di stucco sono i genitori di Emilia e Rosie. Io non li ricordavo così antipatici! Sinceramente, ora mi è venuta la malsana curiosità di rileggere Vicious perché ho bisogno di capire bene se la mia mente mi stia giocando brutti scherzi, ma la realtà è questa e non potevo non esternare le mie emozioni. Posso dire con certezza che Ruckus è stato per me il libro delle emozioni contrastanti e che, nonostante tutto, ho amato profondamente il personaggio di Dean e spero si sia compreso dalle parole che gli ho dedicato in questo mio scritto. In Ruckus troviamo anche molti elementi appartenenti a quello che sarà il libro dedicato a Trent, Scandalous, e io non vedo l'ora che voi possiate leggerlo! Come nella maggior parte dei libri appartenenti a questa casa editrice, una nota di merito va alla cura e alla scelta di donare al libro una sovra copertina dedicata al personaggio femminile, mantenendo quella originale per la cover dell'ebook e la copertina del cartaceo. Non so se sia voluto, ma questo dualismo mi ha colpita tantissimo e devo dire che mi piace da matti! 



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