Noir. Un amore proibito di Elisa Gentile | Review Party






Autore: Elisa Gentile
Titolo: Noir. Un amore proibito
Serie:  Noir #2
Genere: Erotic Romance
Casa editrice: Newton Compton Editori

Trama

Siamo l’uno il mondo spezzato dell’altra. Amarsi è l’unica via d’uscita.
Riaprendo gli occhi, Marco non ha visto altro che l’odio. Tutto si è colorato di nero, non c’è alcuna ragione perché qualcosa possa tornare come prima: lui la odia. Gresia non ha potuto reggere quel dolore assordante al petto: tutto è cambiato, da allora e lei ha deciso di scappare senza lasciar traccia. Né un biglietto. Né un numero di telefono, solo il vuoto che sa di lei.
Lontano da Marco e da Sebastian scopre una nuova se stessa, scopre di avere ancora tanto da dare, ma scopre anche di dover combattere, lottare con tutte le sue forze per prendersi ciò che è suo: la vita. Ritrovarla è stato facile, per Sebastian: tenersela stretta, adesso, sarà la vera sfida, perché Gresia ha ancora dei segreti, perché Gresia si porta dentro il peso di tanto dolore e ha il coraggio di volerlo affrontare. Marco potrebbe essere una via d’uscita, ma se non bastasse?
Restano pochi mesi, poi pochi giorni, poche ore, e l’incantesimo si spezzerà: niente sarà mai più come prima.


Copia omaggio gentilmente fornita da Newton Compton Editori in cambio di una recensione onesta

RECENSIONE


*E' consigliabile leggere la recensione dopo la lettura del primo volume*

Il primo volume della dilogia ci aveva lasciati con l'amaro in bocca, un finale da perdifiato. Ricordo che in quel momento preciso volevo strapparmi tutti i capelli o recarmi sotto casa dell'autrice per urlarle 
"Cosa hai fatto al mio povero cuore? Perché l'hai distrutto così?".
E bene... cosa mi aveva scombussolato così tanto? Il risveglio di Marco dopo l'incidente, la confessione di Gresia a Sebastian di tutta la loro storia e il tradimento svelato. Le carte sono state scoperte, ogni tassello è tornato al suo posto e ogni persona coinvolta ha capito, compreso e ha sofferto. E in questo nuovo volume la sofferenza non è mancata.
Marco è in convalescenza e pronto a ricominciare la propria vita con la sua donna. Ve la ricordate Sophia?.  Dall'altra parte Sebastian è disperato perché Gresia è scomparsa, volatilizzata, sparita. Non c'è più traccia di lei, del suo sorriso, dei suoi occhi celesti, della sua chioma riccia e bionda. Lui che ha scoperto tutto e che è stato tradito, è l'unico che soffre per la sua scomparsa. Quando può essere fantastico Sebastian? Lo adoro! Ma perchè Gresia è andata via? Quali segreti nasconde il suo cuore?

"𝐌𝐢 𝐟𝐚 𝐦𝐚𝐥𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐠𝐨𝐥𝐚, 𝐞̀ 𝐥𝐢̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐥'𝐢𝐝𝐞𝐚 𝐝𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐫𝐢𝐭𝐫𝐨𝐯𝐚𝐫𝐦𝐞𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐝𝐚𝐯𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐦𝐢 𝐚𝐳𝐳𝐚𝐧𝐧𝐚 𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐦𝐢 𝐟𝐚 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐢𝐫𝐚𝐫𝐞. 𝐏𝐞𝐫𝐨̀ 𝐦𝐢 𝐟𝐚 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐦𝐚𝐥𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐞𝐬𝐭𝐚, 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞̀ 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐚𝐫𝐥𝐚, 𝐧𝐮𝐝𝐚 𝐨 𝐯𝐞𝐬𝐭𝐢𝐭𝐚, 𝐜𝐡𝐞 𝐠𝐞𝐦𝐞 𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐦𝐢 𝐬𝐨𝐫𝐫𝐢𝐝𝐞, 𝐞̀ 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐮𝐧 𝐦𝐚𝐫𝐭𝐢𝐫𝐢𝐨. 𝐄 𝐦𝐢 𝐟𝐚 𝐦𝐚𝐥𝐞 𝐢𝐧𝐟𝐢𝐧𝐞 𝐚𝐥 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞, 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐞𝐢 𝐡𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐩𝐩𝐚𝐭𝐨 𝐯𝐢𝐚, 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐞 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞 𝐞 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥'𝐨𝐝𝐢𝐨 𝐯𝐢𝐬𝐜𝐞𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐜𝐡𝐞, 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐞, 𝐦𝐢 𝐟𝐚 𝐬𝐨𝐬𝐩𝐢𝐫𝐚𝐫𝐞, 𝐦𝐢 𝐟𝐚 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐝𝐨𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐞 𝐦𝐢 𝐟𝐚 𝐢𝐧𝐚𝐫𝐜𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐩𝐩𝐞𝐧𝐚 𝐥𝐞 𝐥𝐚𝐛𝐛𝐫𝐚 𝐢𝐧 𝐮𝐧 𝐬𝐨𝐫𝐫𝐢𝐬𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐭𝐫𝐨𝐩𝐩𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐯𝐢𝐧𝐭𝐨."

Penso che queste righe rappresentino a pieno il tormento, l'incoerenza e l'auto convincimento di Marco. E mi verrebbe da rivolgermi proprio a lui per chiedergli chi vuoi prendere in giro? Cioè vuoi davvero ricominciare cancellando quello che è stato? Quello che hai, o meglio avete, provato?
Il protagonista di questa storia è il sentimento di odio, costantemente provato, rinfacciato, ricordato, manifestato. Un odio profondo che Marco non riesce a dominare, non riesce proprio a cancellare. Il problema è che una persona riesce a diventare il nulla quando per questa provi indifferenza, quando non riesci nemmeno a provare un'emozione, un sentimento. L'odio è pur sempre un sentimento; è una forza che ti sovrasta, ti fa perdere la testa e ti condanna per la vita. 
L'odio è il rovescio di una medaglia che ha due facce, una delle quali si chiama Amore. 

"𝐓𝐞 𝐥'𝐚𝐯𝐞𝐯𝐨 𝐠𝐢𝐮𝐫𝐚𝐭𝐨, 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐨, 𝐞 𝐥'𝐡𝐨 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐨. 𝐇𝐨 𝐦𝐚𝐧𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐨 𝐥𝐚 𝐦𝐢𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐦𝐞𝐬𝐬𝐚. 𝐒𝐞𝐛𝐚𝐬𝐭𝐢𝐚𝐧 𝐦𝐢 𝐡𝐚 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐚𝐭𝐨, 𝐞 𝐢𝐨 𝐡𝐨 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐭𝐞. 𝐋'𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚 𝐚 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐧𝐜𝐚𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐢𝐧 𝐮𝐧𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐩𝐩𝐨𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐚𝐥𝐞, 𝐦𝐚 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐢𝐬𝐬𝐢𝐦𝐚, 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐠𝐚𝐛𝐛𝐢𝐞 𝐝𝐨𝐫𝐚𝐭𝐞 𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐮𝐦𝐚𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐯𝐢𝐭𝐚, 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐢𝐧𝐞 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐨. 𝐒𝐨𝐧𝐨 𝐟𝐮𝐠𝐠𝐢𝐭𝐚, 𝐦𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐦𝐢𝐨 𝐜𝐚𝐫𝐢𝐜𝐨 𝐚𝐝𝐝𝐨𝐬𝐬𝐨. 𝐂𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐝𝐨𝐥𝐨𝐫𝐞. 𝐂𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐫𝐞𝐳𝐳𝐨. 𝐂𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐫𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐞, 𝐜𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐫𝐢𝐦𝐨𝐫𝐬𝐨. 𝐂𝐨𝐧 𝐥'𝐚𝐧𝐠𝐨𝐬𝐜𝐢𝐚. 𝐂𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐭𝐫𝐢𝐬𝐭𝐞𝐳𝐳𝐚, 𝐜𝐨𝐧 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐞𝐥𝐢𝐜𝐢𝐭𝐚̀ 𝐥𝐢̀ 𝐩𝐫𝐨𝐧𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐚, 𝐦𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐮𝐢 𝐡𝐚 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐚𝐭𝐨 𝐛𝐞𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐫𝐯𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐮𝐧'𝐚𝐥𝐭𝐫𝐚."

Gresia, la donna forte, spavalda, sfacciata e coraggiosa che abbiamo conosciuto nel primo volume anch'essa è scomparsa. Non solo la sua figura, anche la sua anima. Quelle mura di acciaio che per anni era riuscita a costruire, sono state abbattute; quella maschera che indossava, mettendo in mostra la sua audacia, la sua sfrontatezza è caduta, si è rotta in mille pezzi e ha lasciato libera una parte di lei che ancora non avevamo conosciuto. Paura, solitudine, malinconia. Paura di restare sola, di non avere nessuno su cui contare; paura di amare, paura di combattere, paura di vivere.
Nel secondo volume si nota il cambiamento dei due protagonisti, la maturità che è insorta non a causa del tempo, ma per la presenza di alcuni fattori che li hanno incentivati a crescere. 
Gresia, l'escort che amava il piacere della carne, è innamorata dell'unico uomo sulla faccia della terra che l'ha davvero fatta sentire unica; quell'uomo che le ha lasciato qualcosa dentro e della quale deve prendersi cura. 
L'amore di Marco e Gresia non è come tutti gli altri: non esiste e non è mai esistito per loro il 'vissero felici e contenti'. Sono condannati a massacrarsi, a odiarsi, a disprezzarsi. Sono destinati a provare sentimenti che ti strappano l'anima e ti fanno dannare, un tormento che ti entra nelle ossa e non ti lascia più andare.


"𝐍𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐬𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚, 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢 𝐬𝐠𝐫𝐞𝐭𝐨𝐥𝐚. 𝐍𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐚 𝐝'𝐚𝐫𝐢𝐚, 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐚𝐩𝐧𝐞𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐟𝐢𝐧𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐭𝐫𝐨𝐳𝐳𝐚𝐫𝐦𝐢. 𝐍𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞 𝐯𝐞𝐥𝐨𝐜𝐞, 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐥𝐞𝐧𝐭𝐚 𝐚𝐠𝐨𝐧𝐢𝐚. 𝐍𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐢𝐨𝐠𝐠𝐢𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐛𝐚𝐠𝐧𝐚 𝐞 𝐥𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚 𝐬𝐜𝐢𝐯𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐯𝐢𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨, 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐩𝐞𝐭𝐫𝐨𝐥𝐢𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐭𝐢 𝐢𝐦𝐩𝐞𝐝𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐬𝐚𝐥𝐢𝐫𝐞. 𝐏𝐞𝐭𝐫𝐨𝐥𝐢𝐨 𝐞 𝐩𝐨𝐢 𝐜𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨. 𝐂𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐞 𝐩𝐨𝐢... 𝐧𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧𝐚 𝐯𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐬𝐜𝐚𝐦𝐩𝐨. 𝐌𝐢 𝐫𝐢𝐠𝐢𝐫𝐨 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐧𝐞𝐥 𝐥𝐞𝐭𝐭𝐨, 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐚 𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢 𝐬𝐮𝐥 𝐥𝐚𝐭𝐨 𝐬𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐨, 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐫𝐨𝐯𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐚𝐜𝐞. 𝐍𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞. 𝐑𝐢𝐭𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐝𝐞𝐬𝐭𝐫𝐨. 𝐋𝐞𝐢 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐪𝐮𝐢 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐢𝐚 𝐭𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐮𝐧 𝐩𝐞𝐬𝐨 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐨."

Se voi aveste conosciuto i titoli iniziali di entrambi i libri, avreste capito di più durante la lettura. Noir. Gresia e Noir. Marco. La differenza è proprio questa: l'oscurità che avvolge le anime dei due personaggi e come si interscambi nella storia. Nel primo volume abbiamo visto una Gresia avere la situazione sotto controllo, essere una donna che non vuole rinunciare al suo piacere per un solo uomo. Ha bisogno di sentirsi viva, di essere adorata come donna e molti di noi l'hanno odiata per quanto abbia fatto soffrire Marco.
Quanto dolore, quanto strazio che ha passato a causa di quella donna? Quanto ha dovuto sopportare? Avevamo capito, bene o male, chi fosse la vittima e chi il carnefice. Tenetevi pronti perché in questo volume vedrete Marco come non l'avete mai visto: spietato, tormentato, oscuro, bestiale, terrificante. I ruoli si sono scambiati completamente? Mah, dovrete scoprirlo da voi! Non esiste vittima o carnefice, entrambi rappresentano ambedue le cose.

 Tutto e niente. 
Tutto e troppo.

"𝐂𝐡𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐢...𝐝𝐢𝐜𝐞𝐧𝐝𝐨?", 𝐛𝐢𝐬𝐛𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨.
𝐋𝐮𝐢 𝐬𝐢 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚. 𝐒𝐢 𝐚𝐝𝐝𝐨𝐬𝐬𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐬𝐜𝐡𝐢𝐞𝐧𝐚 𝐚𝐦𝐩𝐢𝐚, 𝐞 𝐨𝐫𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐨 𝐯𝐞𝐝𝐞𝐫𝐥𝐨 𝐦𝐞𝐠𝐥𝐢𝐨, 𝐜𝐨𝐧 𝐥'𝐚𝐢𝐮𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐥𝐮𝐜𝐞 𝐟𝐥𝐞𝐛𝐢𝐥𝐞, 𝐬𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐧𝐝𝐨𝐬𝐬𝐚 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐦𝐢𝐜𝐢𝐚 𝐞 𝐡𝐚 𝐥𝐚 𝐜𝐫𝐚𝐯𝐚𝐭𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐞𝐧𝐭𝐚𝐭𝐚, 𝐥𝐞 𝐦𝐚𝐧𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐫𝐫𝐨𝐭𝐨𝐥𝐚𝐭𝐞 𝐬𝐮 𝐩𝐞𝐫 𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐯𝐚𝐦𝐛𝐫𝐚𝐜𝐜𝐢 𝐞 𝐢 𝐜𝐚𝐩𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐢𝐧𝐚𝐭𝐢. 𝐄 𝐢𝐥 𝐯𝐢𝐬𝐨 𝐫𝐢𝐠𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐜𝐫𝐢𝐦𝐞.
"𝐒𝐭𝐨 𝐝𝐢𝐜𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐞𝐢 𝐢𝐥 𝐦𝐢𝐨 𝐢𝐧𝐜𝐮𝐛𝐨 𝐩𝐞𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐞, 𝐦𝐚 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐥 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐛𝐞𝐥 𝐬𝐨𝐠𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐦𝐢𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚". 𝐑𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐟𝐞𝐫𝐦𝐨 𝐝𝐨𝐯'𝐞̀, 𝐜𝐨𝐧 𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢 𝐛𝐥𝐮 𝐜𝐨𝐛𝐚𝐥𝐭𝐨, 𝐝𝐢 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐥𝐨𝐫𝐨, 𝐜𝐡𝐞 𝐦𝐢 𝐬𝐜𝐢𝐯𝐨𝐥𝐚𝐧𝐨 𝐚𝐝𝐝𝐨𝐬𝐬𝐨. "𝐒𝐞𝐢 𝐥𝐚 𝐦𝐢𝐚 𝐠𝐮𝐞𝐫𝐫𝐚, 𝐦𝐚 𝐬𝐞𝐢 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐥 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐦𝐨𝐝𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐫𝐨𝐯𝐚𝐫 𝐩𝐚𝐜𝐞. 𝐒𝐞𝐢 𝐢𝐥 𝐦𝐢𝐨 𝐯𝐞𝐥𝐞𝐧𝐨, 𝐩𝐞𝐫𝐨̀ 𝐬𝐞𝐢 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐥'𝐮𝐧𝐢𝐜𝐨 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐝𝐨𝐭𝐨."

Ho un peso nello stomaco al pensiero di non leggere più di Marco e Gresia. Probabilmente l'ho scritto anche nella recensione precedente ma lo dirò di nuovo: questa è l'Elisa Gentile della trilogia delle Bugie; non leggevo una storia così da Jayden e Selvaggia. Tutte possono scrivere di storie tormentate, ma non tutte riescono a farlo in questo modo, così elegante, raffinato ma comunque semplice; frasi scorrevoli, descrizioni e sequenze riflessive che ti fanno venire la pelle d'oca. La capacità e il talento di questa donna, nel far entrare il lettore in sintonia con le sue storie e di scatenare in lui una miriade di emozioni, non tutti ce l'hanno. 
A me non resta che consigliarvi di leggere questa storia. Marco e Gresia sono 'tutto e troppo, come l'amore', 'Tutto dentro troppo. Amore contro odio'. Chi vincerà? Riuscirà una delle due a prevalere o troveranno un equilibrio che non può essere distrutto?. 


"𝐒𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐮𝐨𝐢 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐚𝐫𝐦𝐢, 𝐚𝐥𝐥𝐨𝐭𝐚 𝐭𝐢 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐜𝐢𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐦𝐞 ". 𝐌𝐢 𝐥𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚 𝐬𝐜𝐢𝐯𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐭𝐭𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐢𝐥 𝐛𝐫𝐚𝐜𝐜𝐢𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐞𝐫𝐚 𝐭𝐞𝐬𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐢𝐥 𝐦𝐮𝐫𝐨.
𝐍𝐨𝐧 𝐜'𝐞̀ 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐨 𝐦𝐨𝐝𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐮𝐬𝐜𝐢𝐫𝐧𝐞 𝐯𝐢𝐯𝐢, 𝐥𝐨 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐬𝐜𝐢?", 𝐫𝐮𝐠𝐠𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐬𝐨𝐥𝐥𝐞𝐯𝐚𝐧𝐝𝐨𝐦𝐢 𝐝𝐚 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐚. 𝐌𝐢 𝐚𝐠𝐠𝐫𝐚𝐩𝐩𝐨 𝐚 𝐥𝐮𝐢, 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐬𝐮𝐞 𝐬𝐩𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐫𝐨𝐛𝐮𝐬𝐭𝐞, 𝐚 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐦𝐢𝐜𝐢𝐚 𝐭𝐞𝐬𝐚 𝐬𝐮𝐢 𝐦𝐮𝐬𝐜𝐨𝐥𝐢 𝐬𝐜𝐚𝐭𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢, 𝐚𝐯𝐯𝐨𝐥𝐠𝐞𝐧𝐝𝐨𝐠𝐥𝐢 𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐜𝐞 𝐚𝐢 𝐟𝐢𝐚𝐧𝐜𝐡𝐢. "𝐒𝐢𝐚𝐦𝐢 𝐩𝐫𝐢𝐠𝐢𝐨𝐧𝐢𝐞𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐨𝐝𝐢𝐨: 𝐥'𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚 𝐯𝐢𝐚 𝐝'𝐮𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 𝐞̀ 𝐚𝐦𝐚𝐫𝐜𝐢, 𝐆𝐫𝐞𝐬𝐢𝐚".

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